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TAR: sui finanziamenti per la sicurezza stradale lecita la richiesta del Comune di Vasto

Comune_balconeÈ il Comune di Vasto a aggiudicarsi il secondo round del match con la Regione, dopo che questa, nel primo, aveva escluso la nostra città dal finanziamento previsto dal Bando regionale per la realizzazione di interventi del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Il TAR de L’Aquila, infatti, ha accolto il ricorso presentato dall’Ente vastese sospendendo la relativa delibera della Giunta regionale.

Ripercorrendo le varie fasi della vicenda, era stata la Giunta comunale, con deliberazione n. 19 del 30.01.2012, a disporre la partecipazione al “Bando per l’assegnazione dei finanziamenti relativi alla realizzazione degli interventi previsti dal Terzo, Quarto e Quinto Programma Annuale di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale”, finanziamenti che avrebbero dovuto contribuire a risanare le gravi problematiche che attanagliano, ad esempio, via del Porto e la 167.

Al termine della procedura valutativa, però, condotta dalla Regione Abruzzo, la domanda del Comune di Vasto veniva collocata al quarto posto della graduatoria finale, precludendone l’accesso a qualunque finanziamento.

Da quel momento si è accesa una polemica a distanza tra il consigliere regionale Antonio Prospero, che rimproverava all’Amministrazione  la scarsa attenzione prestata nella presentazione del progetto e, quindi, la corretta presa di posizione della Regione, e l’allora assessore ai Lavori Pubblici di Vasto, Marco Marra, che, ipotizzando una illegittimità degli atti assunti dalla Regione Abruzzo, preannunciava il ricorso dinanzi ai giudici amministrativi.

Un ricorso puntualmente presentato per chiedere in primis la immediata sospensione e l’annullamento degli atti regionali, limitatamente alla parte in cui avevano negato il finanziamento spettante al Comune di Vasto.

Il 9 maggio il pronunciamento del TAR aquilano che con Ordinanza n. 117/2013 ha accolto l’istanza di sospensiva degli atti impugnati avanzata dal Comune, rimarcando la contraddittorietà del comportamento complessivamente tenuto dall’Amministrazione regionale, “che da un lato ha incluso nella graduatoria la domanda del Comune ricorrente mentre per altro verso ne ha escluso il co-finanziamento”.

Vedremo gli sviluppi nelle prossime settimane di una vicenda che ancora una volta sembra penalizzare oltremodo il nostro territorio.

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