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Giunta Lapenna, Spadaccini lascia

Spadaccini_AntonioAlla fine la montagna ha partorito il topolino, ovvero è successo quello che tutti sapevano da tempo. Antonio Spadaccini lascia la squadra di governo che amministra la città di Vasto, seguendo la scia di quelle azioni che aveva portato avanti già dal mese di ottobre, prima, e a gennaio, poi.

Nè è possibile dimenticare quella lettera di dimissioni, di cui tutti sapevano da tempo, consegnata al sindaco già oltre tre mesi fa e che l’amico Luciano Lapenna aveva tenuto chiusa nel cassetto. Ieri, però, l’ultimo atto: Spadaccini ha rimesso il suo mandato e torna, almeno per ora, a fare esclusivamente il primario del reparto di Gastroenterologia del S. Pio. Per qualche giorno continuerà a ricoprire la carica di vice-sindaco, in attesa che l’incarico passi a qualcun altro.

Se ne è andato, l’ormai ex assessore ai Servizi Sociali, non senza qualche recriminazione sullo scellerato destino dell’IdV che aveva deciso di abbandonare dopo la bufera che aveva investito i vertici del partito e la decisione di appoggiare Ingroia, una scelta che di fatto lo aveva lasciato senza una squadra che accompagnasse il suo ruolo amministrativo agevolandone l’esecutività; così come l’esiguità del numero dei partner intramoenia del S. Pio non consentiva una sostituzione proficua del primario quando questi era impegnato in compiti attinenti il suo duplice ruolo politico di assessore e vice-sindaco.

L’accumulo di cose da fare e l’allontanamento dalla famiglia sembrerebbero la causa scatenante della decisione di Spadaccini, cui aggiungeremo anche la pressione derivante dal sentirsi ormai sempre nell’occhio del mirino di qualcuno voglioso di strappargli la poltrona.

Ora per Lapenna si aprono molteplici spiragli e vedremo come il primo cittadino vorrà affrontare lo stato di crisi innescato dai socialisti. Potrebbe semplicemente scegliere la strada della sostituzione dell’ex Idv con un esponente del PSI, che potrebbe essere Masciulli (ma non è detto); potrebbe prendere lo spunto dal passo di Spadaccini per ridistribuire le deleghe e togliersi qualche sassolino dalle scarpe, anche se il successo della Amato alle primarie prima e alle elezioni poi ha trascinato alcuni consiglieri su binari non proprio allineati alla sua visione gestionale del PD vastese; potrebbe anche lasciare tutto com’è ora dal momento che il PSI ha sempre dichiarato che non avrebbe preteso assessorati qualora avesse provveduto a diminuirne il numero e ad avviare una fase di rilancio amministrativo.

Restano 10 giorni alla prima death line per l’Amministrazione di centro-sinistra, ovvero l Consiglio comunale sul bilancio di previsione, e il primo cittadino dovrà lavorare di cesello per ritrovare la quadra al cerchio dell’aula Vennitti.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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