La politica spesso è in grado di regalare scenari che non ti aspetteresti. E questo è quello che sta accadendo anche nella nostra città dove la maggioranza amministrativa è alle prese con una revisione interna conseguente ad una situazione di instabilità, frammentazione e perdita d’identità che, forse, non si era mai registrata prima. Così, mentre dalle ceneri del dimenticatoio è riemersa la fenice del garofano rosso alla strenua ricerca di un assessorato, perché questo è il vero nocciolo della questione e appare del tutto inutile tirare il sasso e nascondere la mano, dall’altra esala l’ultimo flebile respiro un gabbiano arcobaleno che prova ancora a sbattere le proprie ali consapevole, però, che il de profundis è stato già recitato.
Da una parte, dunque, il PSI ben calato nei ruoli di un’opera buffa nel suo tentativo di dissimulare l’evidente, ovvero di volere un assessorato come dono caduto dal cielo come la manna nei pressi del Monte Sinai; perché non è il rilancio dell’attività amministrativa o la riduzione del numero degli assessori la pretesa dei socialisti, che, invece, tentano di usare tali veli per obnubilare i cittadini e mascherare lo scopo ultimo e reale del proprio agire che è l’assessorato per Luigi Masciulli;
dall’altra i reduci di un’Idv che provano a richiamare il primo cittadino e i suoi alleati al mantenimento dei patti elettorali attraverso un documento inviato al sindaco, firmato da Eliana Menna e Marco Del Bonifro, in cui si legge “L’IDV di Vasto, chiede al sindaco e alle forze di maggioranza il rispetto politico nei confronti dell’IDV. Il nostro partito ha contribuito alla vittoria elettorale nelle scorse elezioni amministrative, risultando la seconda forza della coalizione. Da mesi l’IDV, non viene ne invitata ne consultata alle riunioni di maggioranza, nonostante più volte si sia richiesto di essere convocati. Il sindaco ha più volte dichiarato che prima di tutto bisogna tenere nella giusta considerazione i partiti che lo hanno sostenuto, invece questa compagine continua ad essere ignorata. Il perdurare di tale situazione, nostro malgrado ci costringe a valutare nuove posizioni politiche, dettate dalle esigenze dei cittadini”.
Un comunicato scarno che, però, dimentica di citare che l’IdV è di fatto sciolta. Lo ha detto proprio Carlo Costantini meno di un mese fa quando si pronunciava in modo inequivocabile: “L’Italia dei Valori è un’esperienza politica conclusa. Nascerà una nuova proposta”. E ci sarebbe anche da chiedersi chi convocare ai tavoli se non esiste più un coordinamento cittadino (dal momento che Paolo Palomba, che era il commissario ad acta dopo le dimissioni di Bontempo, è confluito nel Centro Democratico) né regionale. Il tutto in attesa di comprendere il percorso che sia Antonio Spadaccini che Elio Baccalà vorranno abbracciare.
Intanto la riunione fiume di mercoledì sera, piuttosto tesa, non ha portato a nulla di concreto, con tutti i partiti impegnati a mantenere le proprie posizioni, pur convinti di voler dare un qualche riconoscimento al PSI, ma, certamente, non un assessorato.
Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni, mentre si dibatterà del Cda della Pulchra, degli altri enti per i quali Lapenna sembra intenzionato a seguire la stessa direzione (ovvero sostituire le nomine politiche con personale interno al Comune) e, soprattutto, del bilancio di previsione, che è la vera grande sfida che attende la maggioranza entro la fine del mese. Una sfida che Lapenna spererebbe di portare a casa lo stesso, anche senza l’appoggio del PSI, alla luce delle stesse dichiarazioni più volte ripetute: “possiamo tornarcene tutti a casa oppure vado in Consiglio e vediamo chi mi vota.”
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)