Continua senza sosta né deviazioni opportune l’operato del governo Monti ancora in carica anche sulla Tares, la nuova tassa di scopo introdotta per coprire le spese del servizio di raccolta dei rifiuti e le opere di manutenzione e realizzazione di infrastrutture. L’Anci, l’associazione dei comuni italiani, aveva a più riprese chiesto lo slittamento dell’introduzione della nuova tassa per non mettere in ginocchio i bilanci comunali così come l’ultimo Consiglio comunale della nostra città ha sancito la possibilità per gli utenti di pagare la prima rata alla stessa stregua dell’antecedente Tarsu.
Ieri il Governo sembra essere andato incontro all’orientamento prospettato dagli Enti locali certamente non facendo slittare l’introduzione della Tares, ma la si pagherà con modalità che ogni comune dovrà disciplinare con la possibilità di stabilire tre scadenze da maggio (la prima rata dell’ex Tarsu scadeva in aprile) a dicembre prossimo.
Resta in sospeso il discorso della terza ed ultima rata, quella legata all’aumento introdotto dalla Tares, per la quale dovrà essere studiato un modello di pagamento particolare chiarendo che i fondi dell’ultima tranche finiranno allo Stato.
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)