La risposta del primo cittadino di San Salvo alle accuse portate da Agostino Monteferrante all’Amministrazione di centrodestra, soprattutto in merito al mancato approntamento dei bilanci, non è affatto piaciuta al segretario cittadino dei democratici che non ha tardato a far risentire la propria voce “Prendo atto – ha detto – dell’apprezzabile volontà di intraprendere un percorso di partecipazione sul bilancio anche nei modi e nelle forme da me suggeriti, solamente faccio notare che il piano triennale delle opere pubbliche, nel quale è compresa qualche opera già annunciata alla stampa, è già stato adottato in giunta senza il benché minimo confronto con la cittadinanza. Spero sia stato condiviso almeno dai consiglieri di maggioranza”. Caustico Monteferrante proprio sulla questione dei bilanci in merito ai quali aveva posto l’accento sui pesanti ritardi “Il bilancio di previsione si prepara a fine anno, quello consuntivo a primavera: se si vuole ascoltare la città va fatto nel tempo giusto non a ratifica di scelte già effettuate. Certamente qualche legge sarà cambiata e c’è certamente un motivo tecnico, per spiegare tutto e il suo contrario, ma non credo sia scritto da nessuna parte che fissata la scadenza per l’approvazione del consuntivo al 30 aprile si sia obbligati a utilizzare il tempo massimo, anche perché non si tratta di un documento di programmazione come il sindaco afferma”. Infine, non poteva mancare un tentativo di sminuire la stoccata della Magnacca sul recente commissariamento del Comune amministrato allora da Gabriele Marchese “Il continuo richiamo ai fatti del passato amministrativo che hanno visto la città commissariata è un mantra che non può durare cinque anni”. Insomma, la querelle continua senza risparmio di colpi anche bassi e, siamo certi, scalderà la primavera sansalvese.
Lu. Spa.
