4 nuovi pozzi nel vastese per lo stoccaggio di gas metano: questo è quanto previsto dal progetto presentato dalla Stogit di Crema ed ora sottoposto al procedimento di Valutazione dell’Impatto ambientale. Tre le aree interessate, ovvero Cupello, Lentella e Montenero di Bisaccia con lo scopo di aumentare la pressione di esercizio delle strutture esistenti del 10%, quelle, cioè, la cui titolarità di concessione appartiene alla Fiume Treste Stoccaggio. Un’area di 70,65 kmq nella provincia di Chieti e per 6,14 kmq nella provincia di Campobasso, già attribuita ad Eni per una durata di 30 anni. Secondo la Stogit la perforazione dei pozzi avverrà con metodologie “tecnologicamente avanzate rispetto agli impianti tradizionali, con un’elevata automazione e ridotto impatto ambientale, sia in termini di emissioni acustiche che di impatto visivo”. Naturalmente vi saranno impatti temporanei sul territorio dovuti alla cantieristica ed alle operazioni di perforazione. Negli intenti dell’azienda proponente quello incrementare le attività e le potenzialità degli impianti che comprimo e stoccano il gas proveniente dalla rete nazionale per poi fornirlo ai richiedenti con una pressione d’esercizio accresciuta. L’intero progetto sembra aver avuto il beneplacito del primo cittadino di Cupello Angelo Pollutri, che in campagna elettorale sul palco del Politeama Ruzzi aveva ribadito il suo diniego al petrolio ma il suo si al metano definito “manna dal cielo”. Restano, comunque, 60 giorni per eventuali osservazioni al progetto.
Lu. Spa.