Sono 6 le persone per le quali il pm del tribunale di Pescara Gennaro Varone ha presentato richiesta di rinvio a giudizio in seguito a quanto emerso dall’inchiesta su concorsi ed appalti truccati all’Agenzia regionale per la Tutela ambientale (ARTA), in particolare il concorso pubblico bandito il 15 maggio 2010 per l’assunzione a tempo indeterminato di un perito elettrotecnico. Si tratta del cinquantasettenne ex direttore amministrativo dell’Ente Antonio Fernandez; Pierluigi Tenaglia, avvocato del foro di Chieti; del pescarese Domenico Pietro Pellegrini, 57 anni, candidato al concorso; Angela Del Vecchio, 66 anni, originaria di Casalanguida e direttore del distretto provinciale dell’Arta di Pescara; Nicola Colonna, 47 anni, di Atessa e componente della commissione esaminatrice; Ernesto D’Onofrio, 45enne dipendente dell’ARTA 45 anni, residente a Francavilla al Mare.
Pesanti le accuse mosse a Fernandez, Del Vecchio, Pellegrini e Colonna che, secondo il pm, in concorso tra loro, si sono resi rei di rivelazione di segreti di ufficio e falsità ideologica in atti pubblici. Per l’ex direttore amministrativo si parla anche di tentata concussione, abuso in concorso, corruzione e turbativa d’asta, mentre per l’avvocato Tenaglia di corruzione e turbativa d’asta.
L’indagine condotta dagli agenti della squadra mobile di Pescara ha portato alla luce un tentativo di concussione ai danni di un dipendente ARTA, ora testimone, da parte proprio Antonio Fernandez, e non solo. Questi, in qualità di presidente della Commissione per l’aggiudicazione del servizio di avvocatura dell’Arta di Pescara, è accusato anche di aver assunto un ruolo determinante nell’aggiudicazione del servizio di avvocatura dell’Ente a Tenaglia a discapito di un altro concorrente. In cambio, Tenaglia si sarebbe reso disponibile ad assumere la cognata di Fernandez nel suo studio legale.
Toccherà adesso al giudice per le indagini preliminari stabilire la data di inizio del procedimento penale a carico degli imputati.
