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Oggi lo sciopero di ginecologi ed ostetriche

nurseryÈ in corso da stamane il primo sciopero nazionale della durata di 24 ore dei ginecologi e delle ostetriche: al centro delle rivendicazioni i problemi della categoria e, in special modo, le misure di sicurezza dei punti nascita sul territorio e l’avversità a quanto previsto dalla Legge Balduzzi che non contempla più l’obbligo della tutela assicurativa da parte delle Aziende sanitarie,  decisione che “non garantisce agli operatori la necessaria tranquillità nelle abituali attività professionali”. Quindi, è stato deciso il blocco totale dei parti cesarei che rallenterà le nascite di circa 1.100 bambini, garantendo però le prestazioni di urgenza e l’assistenza per i casi indifferibili

Nella Regione Abruzzo l’ex sub-commissario alla Sanità, Giovanna Baraldi”, ricorda il segretario regionale Aogoi, Quirino Di Nisio, “nel novembre 2011 dichiarava che entro il 31 dicembre 2012 i punti nascita abruzzesi avrebbero assicurato l’applicazione degli standard di sicurezza ed appropriatezza previsti dall’Accordo Stato-Regioni. Ad oggi nulla è stato fatto, anzi le “Linee di indirizzo regionali in materia di determinazioni delle dotazioni organiche delle Aziende USL” classificano i reparti di Ostetricia e Ginecologia come unità operative “a bassa complessità assistenziale” con potenziale diminuzione di medici, ostetriche e personale infermieristico”.

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