“Dalla morte di Mattei è passato oltre un decennio prima che qualcuno ricominciasse a parlare di lui.”
Per la dottoressa Lucia Nardi, dirigente ENI e responsabile delle iniziative culturali, nonché relatrice all’incontro tenutosi ieri sera presso l’Agenzia per la promozione culturale di via Michetti, il nome di Mattei è stato a lungo ignorato, quasi fosse motivo di imbarazzo, forse anche per le circostanze della morte. “Da dieci anni a questa parte si comincia finalmente a mettere a fuoco la figura di Mattei ed è un bel modello da raccontare ai giovani.”
All’incontro per i 50 anni dalla scomparsa del fondatore dell’ENI hanno partecipato anche il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, il sindaco di Cupello Angelo Pollutri e i vertici del Rotary Club di Vasto che ha organizzato l’incontro.
“L’azienda – ha spiegato la dottoressa Nardi – oggi è molto cambiata, soprattutto nei rapporti con lo stato, che oggi detiene solo il 30% di capitale azionario, per il resto in mano ai privati, per cui se l’interesse di Mattei era quello di ottenere energia a prezzi bassi per gli italiani, quello dei dirigenti di oggi non può che essere quello della crescita del valore dell’azienda. Ma molto è rimasto dell’impostazione di Mattei: il modo di accettare le sfide, andando dove gli altri non vogliono andare, l’enorme importanza data all’innovazione e alla ricerca, e uno ‘stile’ nei rapporti con le popolazioni degli altri paesi che da sempre ci contraddistingue”.
“Nonostante il silenzio che per molto tempo ha oscurato la sua figura – ha concluso la dottoressa Nardi – ancora oggi in azienda Enrico Mattei è adorato. Come negli uffici pubblici ci sono i ritratti del presidente della Repubblica, in molti dei nostri ci sono ritratti di Enrico Mattei.”
n.l.