Ed ecco il primo appuntamento con gli scioperi nazionali di questo 2013: ad indirlo sono le organizzazioni sindacali, in particolare Snag Confcommercio, Sinagi (Flc Cgil) e Usiagi Ugl, dei rivenditori di quotidiani e periodici per tre giorni dal 24 al 26 febbraio.
La decisione è stata assunta per “richiamare l’attenzione sullo stato di profonda crisi della categoria” e “contro il silenzio del governo e della Fieg“.
Tra le cause della crisi in atto, spiegano i sindacati, “la prolungata assenza di regole certe – richieste con forza e ripetutamente dalle organizzazioni sindacali – al governo e alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), alla mancata riforma dell’editoria, promessa dai diversi Governi, di cui molto si e’ discusso senza approdare a soluzioni concrete, e alla mancata apertura del confronto per il rinnovo dell’accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e dei periodici, che pongono in seria difficoltà l’operatività e l’esistenza stessa delle edicole“.
“Il silenzio del Governo e della Fieg – proseguono i sindacati – è divenuto intollerabile a fronte di 30.000 posti di lavoro che rischiano di sparire nei prossimi mesi, aggiungendosi agli oltre 20.000 posti di lavoro persi negli ultimi anni a seguito della chiusura di 10.000 edicole“.
Dunque, niente giornali per tre giorni ma di fronte alla crudezza di questi dati crediamo ci sia poco da recriminare.