Si è tenuto ieri sera presso il cinema Corso l’incontro di Centro Democratico, la neonata formazione politica del centrosinistra “capitanata” da Bruno Tabacci. Oltre all’onorevole Tabacci, ex Udc, presenti i candidati del partito alle prossime politiche in Abruzzo: Gino Milano (al Senato), Paolo Palomba (alla Camera), Incoronata Ronzitti (al Senato), Nicola Sannino (alla Camera) Mario Di Paolo (al Senato) e Achille Lucio Gaspari, capolista sempre al Senato.
Gaspari ha ricordato l’importanza dell’espressione del voto, anche in un momento di grande scollamento dei cittadini dalla politica, poiché “le decisioni della politica entrano comunque nelle case di tutti, per questo bisogna prendersi la responsabilità di una scelta”. Una scelta che per per il capolista al Senato di Centro Democratico deve ricadere su una coalizione che “non è più l’Ulivo, fatta di tanti partiti per cui era possibile trovare ministri di governo a protestare nelle piazze; oggi ci sono tre forze che possono portare a termine un programma di governo. Monti paventa chissà quali rischi per un governo con Vendola, che a suo dire spaventerebbe addirittura i mercati, ma Vendola ha dimostrato in Puglia cosa sa fare e le proprie qualità”.
Tabacci ha poi sottolineato l’importanza di chiudere con l’esperienza berlusconiana: “Berlusconi ha fatto sapere che a breve proporrà un nuovo contratto con gli italiani. Visto come sono andati gli altri, vorremo evitarcelo”.
Una riflessione anche sul “sosia di Gino” [Antonio Ingroia, ndr]: “A tutti deve essere consentito di presentarsi alle elezioni, ma quello del magistrato è un mestiere delicato; bisogna tagliare completamente con l’attività precedente, senza la ‘minaccia’ di tornare a fare quel lavoro nel posto in cui magari si è fatta campagna elettorale”.
Tabacci non ha risparmiato frecciate nemmeno a Di Pietro: “Scilipoti, De Gregorio, Razzi, non è questo il modo di selezionare una buona classe politica; Di Pietro farebbe bene a scegliersi meglio i propri compagni di avventura”.
n.l.
