Una settimana al mese di stop per la quasi totalità degli operai: questa la decisione assunta da azienda e sindacati alla luce dei dati poco consolatori sulla vendita di automobili in Italia. Ogni lavoratore resterà, quindi fermo, a partire dal mese di febbraio per almeno 5 giorni ad eccezione dei cosiddetti indispensabili che prestano servizio nel reparto Float del settore caldo e nell’infermeria. Il comunicato diramato a tal proposito riporta, però, alla luce alcune questioni spinose: innanzitutto si parla di stop per gli operai, e ci si chiede perché gli impiegati no, cosa avranno di così importante da fare di più delle forze produttive (sempre che nel comunicato non siano stati utilizzati termini impropri); e poi come sia possibile che in altri Paesi come gli Stati Uniti il mercato dell’auto stia riprendendo a volare a gonfie vele mentre l’Europa, Germania esclusa, non riesca a trovare, o non voglia trovare, soluzioni adeguate ad un rilancio del segmento; infine, se davvero il bilancio della Regione Abruzzo abbia un disavanzo ottenuto dal risanamento dei disastri sanitari perché almeno non si agisce da subito per alleggerire la pressione fiscale, come promesso già in novembre dal presidente Chiodi, e ridare un minimo di fiato ai consumi.