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Vasto, tagliati altri oleandri sul lungomare

Erano belli e rigogliosi e con la loro presenza arricchivano il lungomare di Vasto Marina. La stessa sorte riservata agli oleandri presenti lungo il viadotto San Nicola,  orribilmente “capitozzati”, è toccata ieri a quelli che abbellivano il viale Duca degli Abruzzi, nella parte meridionale del litorale. Le piante, alte in alcuni casi anche due metri e in piena fioritura, sono state potate “energicamente” dagli operai comunali. Molte le segnalazioni giunte in redazione, tra cui quella di Alessandro Cianci, ex coordinatore provinciale di Sel, che ha girato un video e lo ha postato su Facebook. Un’altra denuncia pubblica, l’ennesima, su come si interviene sul verde pubblico.

“Erano degli oleandri bellissimi”, attacca Cianci, “ma il Comune ha deciso di potarli a giugno, tra l’altro in un periodo sbagliato,  riducendo le piante ai minimi termini”.

Insomma, nonostante le proteste dei giorni scorsi supportate, tra l’altro, dal parere di un botanico, Luigi Cinquina,  che aveva censurato l’intervento fatto in un periodo sbagliato e nel modo sbagliato tagliando quasi alla base le piante ornamentali, l’amministrazione comunale è andata dritta per la sua strada, senza provare minimamente a rivedere la propria programmazione che, in quanto a tempistica,  lascia molto a desiderare. Chi ha un poco di dimestichezza con il giardinaggio sa bene che la potatura dell’oleandro si fa da fine febbraio agli inizi di marzo e da fine settembre a metà ottobre.

“La cosa più sconcertante è che sono stati potati gli oleandri del lungomare Duca degli Abruzzi, ma nessuno si  preoccupa di rimuovere le foglie secche delle palme di Vasto Marina”, osservano con disappunto alcuni bagnanti. Le polemiche di questi giorni hanno riportato alla ribalta la necessità di approvare il regolamento del verde confezionato nel 2007 da Cinquina, Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo Fratino di Vasto e dalla ex consigliera comunale, Marisa Ulisse.

Si tratta di un disciplinare per la tutela e la corretta gestione delle aree verdi che stabilisce precise modalità di comportamento e misure di rispetto per il patrimonio arboreo, mettendo al bando interventi fatti in periodi sbagliati e con modalità errate. Molti comuni italiani e abruzzesi si sono dotati da tempo di un simile regolamento, ma Vasto continua a non prendere in alcuna considerazione una proposta che risale a ben 12 anni fa. Il documento che disciplina anche le potature, dando preziose indicazioni su come intervenire e in quale periodo, dopo aver dormito per anni in qualche cassetto del Municipio continua a essere oggetto ancora oggi di un curioso “palleggio” fra assessorati, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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