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Oleandri segati sul ponte,il caso finisce in consiglio

L’amministrazione comunale non conosce neppure le nozioni elementari per difendere e tutelare l’ambiente: gli oleandri capitozzati lungo il viadotto San Nicola ne sono la dimostrazione tangibile”. Davide D’Alessandro ed Alessandra Cappa della Lega intervengono dopo la notizia pubblicata dal Centro sui tagli alle piante ornamentali “decapitate” con la motosega dagli operai della ditta che per conto del Comune si occupa della manutenzione del verde ed annunciano una interpellanza. Molte le reazioni scatenate dalla discutibile potatura, fatta nel periodo sbagliato (l’oleandro si taglia  da fine febbraio agli inizi di marzo e da fine settembre a metà ottobre) che non trova giustificazione alcuna neanche sulla necessità di assicurare una maggiore visibilità ai veicoli che transitano lungo il viadotto perché la presenza delle piante non impedivano la visuale.

Gli oleandri sono stati capitozzati mentre erano in piena fioritura, come annotato dal botanico Luigi Cinquina”, commentano i due consiglieri comunali, “sosteniamo da anni che la mancata programmazione, l’incapacità di avere una visione della città, sostituite dalla gestione quotidiana dei problemi, è la sintesi di un fallimento amministrativo che ha deluso principalmente i sostenitori di una sinistra lacerata al suo interno, come ha dimostrato l’ultimo consiglio comunale. Il rispetto dell’ambiente non si predica, si realizza. Quanto alla sciagurata capitozza tura presenteremo una interpellanza. In attesa che i vastesi capitozzino l’amministrazione comunale toccherà alla Lega occuparsi della vera difesa dell’ambiente. Non con le parole ma con i fatti”, concludono D’Alessandro e Cappa.

Sul drastico taglio era intervenuto il botanico Luigi Cinquina, il quale oltre  a segnalare l’accaduto aveva sottolineato che “giugno non è il periodo migliore  per potare a livello del terreno grossi arbusti di oleandro, alti oltre 3 metri, ad inizio fioritura con nidi di cardellini, verzellini, verdoni e altre specie che nidificano in città”.

Queste discutibili potature potrebbero essere evitate se l’amministrazione comunale si dotasse di un regolamento del verde, come proposto a suo tempo dallo stesso Cinquina, da Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo Fratino di Vasto e dalla ex consigliera Marisa Ulisse e come hanno già fatto tanti altri comuni. Ma la bozza presentata nel 2007, ben dodici anni fa, non è mai stata presa in considerazione, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: potature fatte in periodi sbagliati e danni al patrimonio arboreo cittadino.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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