Benefici in termini fiscali e tributari ma soprattutto servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti. Sono i vantaggi che la zes offre alle aziende che ricadono nelle zone economiche speciali. Opportunità che alle aziende vastesi è stata negata. Comprese le multinazionali. In Polonia ci sono 14 zes e in generale nei Paesi dell’Europa dell’Est le industrie sono avvantaggiate. Ed è questo uno dei motivi di malcontento dei colossi industriali che guardano all’estero con sempre maggiore interesse.
Per questo AssoVasto che alla vigilia delle regionali era salita sulle barricate, ora è in costante contatto con il nuovo governo.
” Stiamo mantenendo”, dice il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana” una interlocuzione con la Regione al fine di migliorare quantitativamente e qualitativamente la perimetrazione approvata dalla precedente giunta”.
La planimetria sulla zes a Punta Penna, pubblicata con una delibera della Regione alla vigilia del voto, lasciò tutti sconcertati . Le aziende espressero subito rammarico e preoccupazione per il trattamento ricevuto .
La planimetria discussa con il Comune era ben diversa. In sostanza l’ex giunta guidata da Lolli ha indicato come area zes a Punta Penna solo 54 ettari, anzichè almeno 300 come ci si aspettava.
“Su 54 ettari, 14 sono a ridosso del porto. 40 ettari riguardano solo aree occupate da fabbricati in disuso e zone archeologiche. Vasto, come San Salvo auspicano opportunità di sviluppo”.
Gli industriali condividono opinioni e timori espressi anche dagli amministratori di San Salvo, per le scelte penalizzanti per Piana Sant’Angelo. Gli industriali sperano che le loro ragioni vengano presto recepite e raccolte.
Paola Calvano (il centro)