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Riina jr è libero ma resta a Casalbordino

Giuseppe Salvatore Riina, 41 anni , è da ieri un uomo libero .Il figlio di Totò Riina, trasferito nella casa lavoro di Torre Sinello 2 anni fa ,su disposizione del magistrato di sorveglianza di Padova, mercoledi nel corso di una udienza davanti ai giudici dell’ufficio distrettuale del Tribunale di sorveglianza di Pescara, ha ottenuto la revoca totale delle misure di sicurezza.

” In attesa di realizzare il suo sogno che è quello di andare all’estero”, dice il suo legale, l’avvocato Fabiana Gubitoso, ” Riina per il momento resterà a Casalbordino nella fattoria Isola Felice gestita dall’associazione Vitafelice onlus. Del resto è proprio li, grazie ad un sacerdote,don Silvio Santovito, che Salvo Riina ha iniziato una nuova vita e un percorso fatto di impegni letterari e beneficenza”.

L’avvocato Gubitoso ringrazia il magistrato che ha revocato la misura cautelare a carico del suo cliente, il giudice Marta D’Eramo.

” La misura di sicurezza può trasformarsi in un ergastolo bianco. Le misure vengono discusse e rinnovate periodicamente. Parlerò proprio di questo all’Aquila nei prossimi giorni nel corso di un convegno. Salvo Riina ha dimostrato di avere intrapreso una nuova vita e meritava fiducia”, sostiene il legale. “Nei mesi scorsi ha anche venduto fiori per beneficenza a Casalbordino”.

A Vasto Salvo Riina arrivò a fine novembre 2017 da Padova. Il suo trasferimento alla Casa lavoro di Torre Sinello fu accolto con apprensione e perplessità nel Vastese. Riina , dopo aver scontato una condanna ad otto anni e dieci mesi per associazione a delinquere , era in libertà vigilata a Padova, provvedimento poi revocato con il trasferimento a Vasto. L’arrivo del terzogenito di Totò Riina, ritenuto il “Capo dei capi” di Cosa Nostra, portò a paure , contestazioni ad un’interrogazione al ministro Minniti, fatta dall’onorevole Maria Amato.

” L’arrivo a Vasto”, commenta l’avvocato Gubitoso ” da un lato è stato un ritorno alla detenzione, e quindi un fatto negativo, ma dall’altro ha permesso a Salvo Riina, di conoscere Don Silvio Santovito ,l’associazione Vitafelice onlus e la fattoria didattica. Don Silvio è una persona splendida e la fattoria è un luogo bellissimo che offre la possibilità di fare un’esperienza lavorativa a detenuti ed internati della Casa lavoro. Per lui è stata una grande opportunità. Salvo Riina ha ora aderito ad un progetto per la realizzazione di casette in legno , dove i detenuti potranno incontrare le famiglie senza andare alla ricerca di bar o locali di fortuna. Ha anche scritto un secondo libro”, aggiunge Fabiana Gubitoso. ” Il volume è in fase di pubblicazione e presto verrà distribuito nelle librerie”. Il 41enne, aveva già scritto ” Riina family life”, un volume in cui racconta la storia della sua famiglia. La scrittura lo ha appassionato . “Di sicuro non ha nessuna intenzione di andare a Corleone, un paese che non conosce neppure. Il suo sogno è andare all’ estero e si impegnerà per questo”, conclude il legale.

Paola Calvano (il centro)

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