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Stazione ferroviaria, ecco il piano per rilanciarla

Una stazione ferroviaria sicura e nuove fermate dei treni. E’ il progetto che l’amministrazione comunale di San Salvo sta seguendo da mesi con Rfi. Mentre a Vasto e San Salvo infuriano le polemiche per la biglietteria della stazione che chiude, il primo cittadino di San Salvo, Tiziana Magnacca ricorda che è assurdo lottare per “una biglietteria per treni che non esistono”.

“Da mesi “, ricorda la Magnacca “siamo in contatto con Rfi per riavere la fermata dell’Eurostar e la sistemazione della stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo. Con il presidente del consiglio comunale, Eugenio Spadano, ho incontrato il direttore territoriale della Rete ferroviaria italiana di Ancona, Stefano Morellina, e il responsabile di zona, Giulio Del Vasto sostituito ora dal Nicola D’Alessandro. Rfi investirà diversi milioni di euro sullo scalo del vastese. I lavori del progetto denominato “Easy station” saranno realizzati a partire dal 2020, presto però inizieranno i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria : adeguamento dei marciapiedi, allungamento delle pensiline con box per i viaggiatori in attesa dei treni, abbattimento delle barriere architettoniche e istallazione di ascensori, implementazione di dispositivi per l’informazione al pubblico e riqualificazione del piazzale esterno alla stazione. Noi lavoriamo per riportare a Vasto i treni che ,chi c’era prima di noi ,ha permesso venissero eliminati. E stiamo lavorando da soli. I Comuni sono stati lasciati soli a difendere un territorio che ha bisogno di strade e servizi”, incalza la Magnacca ricordano l’assurdo e dannoso congelamento di importanti progetti , alcuni dei quali già finanziati : variante alla Statale 16, autoporto, ospedale, tribunale, Civeta.

“I cittadini non hanno eletto solo i sindaci. A rappresentare questo territorio ci sono consiglieri regionali e parlamentari. Cosa stanno facendo i parlamentari del Vastese per Vasto e San Salvo? La Regione , la Provincia, tutti i politici del territorio devono impegnarsi insieme”, afferma la Magnacca.

“I Comuni da soli non possono andare avanti. Il progetto della variante alla Statale è rimasto fermo. le vicende del Tribunale sono note, l’autoporto di Piana Sant’Angelo è stato distrutto e attende una soluzione , così come il problema dei rifiuti. E poi ci sono l’ospedale e tutte le altre opere in itinere. Troppo facile puntare il dito contro i sindaci. I sindaci lavorano, ma non possono farlo da soli. In queste condizioni è sempre più difficile andare avanti”.

Lo sfogo del primo cittadino di San Salvo è condiviso da molte associazioni di categoria e rappresentanti sindacali, da operatori turistici e industriali che da anni aspettano iniziative e risposte dallo Stato. Sono diverse le industrie che stizzite dal silenzio romano stanno valutando di spostare l’attività altrove. Se ciò dovesse accadere sarebbe una iattura. L’auspicio è che Vasto e il Vastese tornino ad essere iscritti nell’agenda di tutti i politici abruzzesi, a prescindere dal colore politico.

Paola Calvano (Il Centro)

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