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Tribunale, gli avvocati annunciano altri scioperi

Uno sciopero a scacchiera delle toghe vastesi. E’ quanto ha intenzione di deliberare il presidente del Consiglio dell’ordine forense di Vasto, l’avvocato Vittorio Melone per ribadire l’assoluta necessità di tenere in vita il tribunale di Vasto. La decisione di continuare la lotta in difesa del presidio è stata annunciata ieri sera nel corso del convegno organizzata dall’avvocato Angela Pennetta nella sala Aldo Moro in corso Italia a Vasto intitolato “Chiusura del Tribunale , impatto per la società civile”.

Assente per motivi di salute, il deputato leghista Giuseppe Bellachioma, tanti i politici in sala che hanno raccolto l’invito dell’avvocato Angela Pennetta a lottare per il simbolo di una città sana, il tribunale. La sua chiusura sarebbe un impatto devastante per l’economia del territorio. Una soppressione che riporterebbe Vasto e San Salvo indietro di decenni e contestualmente aprirebbe un varco alla malavita organizzata che da anni cerca di allungare i suoi tentacoli sul golfo istoniense.

A rimarcarlo sono stati i due sindaci di Vasto e San Salvo, Francesco Menna e Tiziana Magnacca. Fino ad oggi Vasto è ancora “sana” e “vivibile” grazie al grande lavoro delle forze dell’ordine, della Procura e dei giudici del Tribunale. A dimostrarlo sono i numeri dei grandi processi ma soprattutto i tempi in cui vengono celebrati.

Emblematico, il processo Adriatico. Qualche giorno fa la Cassazione ha emesso la sentenza definitiva per gli imputati giudicati in primo grado a Vasto. Solo pochi giorni prima il Tribunale dell’Aquila era riuscito ad emettere la sentenza di primo grado degli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Chiudere il Tribunale di Vasto significherebbe paralizzare la giustizia. L’ordine forense ricompattato è pronto ad astenersi dalle udienze più importanti per dimostrarlo. Quando importante sia il Tribunale per assicurare la legalità è stato ribadito dall’ex europarlamentare, Daniela Aiuto.

L‘avvocato Angela Pennetta nel dare la parola al senatore Giovanni Legnini ha sottolineato il grande sforzo fatto da quest’ultimo per ottenere 700mila euro di finanziamenti per la ristrutturazione del palazzo di giustizia e per il completamento dell’organico dei giudici. Sforzi che verrebbero vanificati da una chiusura ritenuta assurda considerando che il presidio è a costo zero per lo Stato e produce un notevole flusso economico, come risulta dallo studio realizzato da Gianni Cordisco e Annalisa Rossitti e presentato dal presidente dei commercialisti di Vasto, Francesco Pietrocola.

Ancora una volta ieri sera il Vastese ha dimostrato di essere unito e compatto nel chiedere la sopravvivenza di una struttura che per Vasto significò dopo la sua inaugurazione sviluppo e benessere economico. Importante l’analisi fatta dal decano degli industriali vastesi, Remo Salvatorelli e dal presidente di AssoVasto, Marcello Dassori.

Paola Calvano (Il Centro)

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