A Vasto Marina mancano all’appello tre uova di fratino, mentre a San Salvo il Comune mette in atto una serie di accorgimenti per la tutela del piccolo trampoliere diventato uno dei parametri per l’assegnazione della bandiera blu. Brutta sorpresa ieri mattina per Stefano Taglioli e i volontari del Gruppo Fratino, i quali, dopo aver raggiunto il luogo dove era stato rinvenuto un nido a Vasto Marina, si sono accorti che erano sparite tre uova.
“Sono state rubate”, racconta Taglioli, “abbiamo trovato delle orme di scarpe, tra l’altro di marca, accanto al nido che avevamo messo in sicurezza, proprio per evitare danneggiamenti”.
La buona notizia è che a San Salvo l’amministrazione comunale ha fatto predisporre una zona temporanea di rispetto, con relativi limiti di pulizia di quel tratto di spiaggia, con l’indicazione del sito dove ha avuto inizio la cova che secondo gli esperti del Wwf avrà la durata di 30 giorni circa.
“Le buone politiche ambientali e la difesa della costa attivate dal Comune di San Salvo hanno permesso, anche quest’anno, la nidificazione del fratino nel tratto dunale compreso tra le concessioni balneari Cocorito e Mirage”, dice la sindaca Tiziana Magnacca a seguito della comunicazione ricevuta da Fabiola Carusi, responsabile Wwf Progetto Salvafratino.
“Siamo soddisfatti di contribuire alla difesa della fauna e della flora del nostro tratto di costa consentendo a queste specie di potersi riprodurre” conclude la sindaca.
Era stato Il Centro, nei giorni scorsi, ad annunciare che il simpatico uccellino era tornato a deporre le uova lungo il litorale vastese, dopo un’annata nera per le nidificazioni. Grande assente durante la stagione 2018, il piccolo trampoliere diventato un prezioso indicatore biologico dello stato di salute delle spiagge, aveva deposto sei uova tra Vasto Marina e San Salvo Marina.
Anna Bontempo (Il Centro)
