Droga killer venduta a Vasto. Tredici persone sono state rinviate a giudizio per la morte di M.D.B un 29enne di Montenero di Bisaccia trovato a maggio del 2011 da un passante privo di vita sul sedile posteriore di una Fiat Punto parcheggiata alla periferia del paese, non lontano dal confine fra Abruzzo e Molise.
L’autopsia stabilì che il giovane morì per overdose. Fatale fu la partita di eroina comprata a Vasto. Due presunte spacciatrici vastesi, L.S. e I.L, entrambe poco più che trentenni, sono state rinviate a giudizio con altre 11 persone. A difenderli sono gli avvocati Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni. Dal momento che la vittima è stata trovata morta in Molise, il processo si celebra a Larino.
Il processo è iniziato ieri con l’escussione di numerosi testimoni. L’udienza è stata aggiornata al 2 maggio per ascoltare altri testimoni. La sentenza è prevista il 27 giugno. A procurare, cedere e vendere l’eroina alla vittima, secondo l’accusa sarebbe stata L.S.. Con l’aiuto di altri due complici, avrebbe aiutato il ventinovenne a reperire droga a Vasto.
Sono tanti i particolari di quella tragica vicenda che forse il processo aiuterà a chiarire. In primis, chi consegnò materialmente la droga alla vittima, dove morì il ventinovenne e chi sistemò il corpo del giovane nell’auto e lo portò in quel punto. Gli avvocati Giacomucci e Mugoni cercheranno di dimostrare che non furono le loro clienti a provocare la morte del giovane. Fondamentale sarà la ricostruzione dei passaggi successivi. Il 2 maggio saranno ascoltati testimoni molto importanti.
Paola Calvano (Il Centro)