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“Zes fondamentale, Marsilio cambi il piano Lolli”

Dispiaciuti per non aver potuto salutare personalmente il nuovo governatore d’Abruzzo in visita lo scorso week end a Vasto e nel Vastese. Giuseppe La Rana, direttore dell’Asso Vasto, l’associazione di industriali del Vastese avrebbe voluto incontrare il governatore Marco Marsilio per raccontargli le preoccupazioni delle aziende del territorio , soprattutto dopo la “mortificante” piantina delle aree destinate ad usufruire della zes, zona economica speciale.

La planimetria sulla zes a Punta Penna, pubblicata con una delibera della Regione alla vigilia del voto, ha indignato la città. La planimetria discussa con il Comune era ben diversa. In sostanza l’ex giunta guidata da Lolli ha indicato come area zes a Punta Penna solo 54 ettari, anzichè almeno 300 come ci si aspettava.

“L’AssoVasto”, dice La Rana “chiede al presidente della Regione un incontro. Invitiamo il governatore a venire a Vasto e a discutere attorno ad un tavolo di un problema affatto secondario dal quale dipende il futuro economico di Vasto. Peccato aver appreso di giornali della sua visita”, si rammarica La Rana. “La speranza è che Marsilio torni o ci convochi”.

In effetti la visita nel Vastese è stata piena di impegni. Il governatore ha visitato i colossi industriali di San Salvo e incontrato l’amministrazione comunale, poi è stato al San Pio e in tribunale e infine ha fatto un sopralluogo sulla riviera di Casalbordino. Non c’è stato tempo per gli industriali. “Gli industriali di Vasto confidano di poter parlare con Marsilio per affrontare la delicata situazione”, insiste La Rana.

Di sicuro AssoVasto chiede la cancellazione della bozza fatta da Lolli. Su 54 ettari destinati a zona economica speciale, 14 sono a ridosso del porto. 40 ettari riguardano solo aree occupate da fabbricati in disuso e zone archeologiche. Se si pensa che a località più piccole sono stati riconosciuti più ettari , si comprende il dispiacere. AssoVasto vorrebbe parlare con i nuovi rappresentati regionali per spiegare che ottenere la zona economica speciale è l’unica opportunità di ripresa per la città. Ma la zes non significa distruzione dell’ambiente e del turismo. Al contrario può rappresentare un volano per le ricchezze ambientali. La zes è uno strumento importante per gli insediamenti imprenditoriali.

Paola Calvano (Il Centro)

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