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Sindaci in campo, in 25 dicono No all’impianto

Finora hanno aderito circa 25 sindaci del comprensorio vastese, tra cui quello di San Salvo, ma nelle ultime ore non è escluso che l’elenco si allunghi con altre firme. E’ nero su bianco in un documento condiviso la contrarietà delle amministrazioni comunali al progetto per la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali in località Cicella,  a un chilometro di distanza dal Civeta.

La proposta, presentata dalla società Vallecena dell’imprenditore vastese Giovanni Petroro, è oggetto oggi della conferenza dei servizi in programma a Pescara alle 9.30.

Due ore prima da Furci, capofila della mobilitazione, parte un pulman messo a disposizione dell’amministrazione comunale. La conferenza dei servizi è l’ultimo passaggio, quello decisivo, prima della autorizzazione definitiva. I sindaci del territorio sono sul piede di guerra: esprimono netta contrarietà alla discarica per rifiuti speciali da 150mila metri cubi sulla scorta di una serie di criticità rilevate, quali il rischio idrogeologico dell’area ai margini dell’impianto, la quantità e la qualità dei rifiuti speciali ammissibili “che verranno stoccati senza alcun tipo di trattamento, la mancata definizione della loro provenienza, la distanza dalle case inferiore ai 500 metri, la presenza di colture di pregio con certificazione di agricoltura biologica dei terreni vicini, la destinazione urbanistica dei terreni classificati agricoli e, dulcis in fundo,  la presenza di un tratturo.

Nel documento condiviso vengono ripercorse le principali tappe del progetto presentato la prima volta nel lontano 2005 e che ha avuto negli anni un iter definito “lungo e rocambolesco”. A guidare la protesta è il sindaco di Furci, Angelo Marchione che ai suoi colleghi amministratori ha chiesto ancora una volta, come aveva già fatto nel 2006 e nel 2008, di prendere posizione contro la discarica.

“Sono 25 i sindaci che hanno sottoscritto il documento”, spiega il primo cittadino, “ma non escludo che il numero cresca nelle prossime ore”. Intanto all’appello lanciato da Marchione ha risposto ieri la sindaca di San Salvo, Tiziana Magnacca.

“Ho sottoscritto il documento, insieme ai miei colleghi del Vastese, nella consapevolezza che il progetto meriti uno studio ulteriore tenendo anche conto che pende un ricorso davanti al Tar e che non ha conseguito l’autorizzazione integrata ambientale (Aia)”, annota la Magnacca, “tra l’altro  nel 2015 il Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo aveva archiviato il progetto salvo poi richiedere alla ditta di ripresentarlo. La gestione delle politiche ambientali, e nello specifico del piano regionale dei rifiuti, è un argomento quanto mai delicato e merita un attento approfondimento per fugare ogni dubbio sull’eventualità di nuovi interventi nel Vastese. Territorio che ha già dato in termini di siti e volumi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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