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Il preside: “Ecco perché ho denunciato la maestra”

La campanella è suonata ieri mattina regolarmente nella materna in cui insegna la maestra accusata di maltrattamenti e per questo ai domiciliari. Diversi genitori però hanno sostato più del solito davanti ai cancelli invocando chiarezza sulla vicenda. E il dirigente dell’Istituto comprensivo da cui dipende la materna, il professore Vincenzo Parente, ha fatto chiarezza e rassicurato le famiglie.

I genitori dei piccoli che erano affidati alla maestra indagata, hanno nel frattempo contattato un legale, decisi, in caso le accuse vengano confermate, a chiedere giustizia per i figli e a costituirsi parte civile. Ma perchè sono scattati i provvedimenti cautelari e chi ha denunciato l’insegnante?

“La segnalazione del comportamento anomalo della maestra”, dice il preside Vincenzo Parente “risale a diversi mesi fa. Alcuni insegnanti mi segnalarono delle perplessità sulla linea educativa della maestra . Io feci pervenire le segnalazioni ai carabinieri”.

Da quel momento i militari incominciarono ad indagare con estrema discrezione. Appostamenti, testimonianze, ma soprattutto telecamere nascoste nelle aule della scuola hanno fornito agli investigatori il puzzle probatorio.”Dall’inizio della vicenda“, sottolinea il dirigente scolastico “c’è stata la massima collaborazione fra il nostro istituto e le forze dell’ordine per verificare la sussistenza delle presunte situazioni anomale. Qualche giorno fa è scattato l’arresto, l’insegnante è stata messa ai domiciliari. L’indagine è tuttavia ancora in corso e le accuse sono tutte da verificare”, sottolinea il preside.

“Fino a quando le indagini non si concluderanno il riserbo degli inquirenti sarà massimo. Voglio tuttavia rassicurare le famiglie. La situazione era monitorata da tempo. La scuola non è stata colta di sorpresa. Io dirigo ben 150 insegnanti, suddivisi in 12 istituti e posso assicurare che sono eccellenti. Eventuali responsabilità sono strettamente personali“, tiene a precisare il preside Parente rassicurando i genitori dei piccoli alunni sulla cura che viene rivolta ai piccini.

Le parole del preside hanno rasserenato le famiglie dell’istituto comprensivo. Un gruppo di genitori della classe in cui insegna la maestra indagata si è però rivolta ad un legale. I genitori hanno consultato l’avvocato chiedendo di essere assistiti. Fino a quando l’indagine non sarà conclusa nessuno può puntare il dito contro l’insegnante. Allo stato attuale occorre solo attendere e aspettare che gli investigatori facciano con serenità tutti i dovuti accertamenti.

“I piccoli”, conclude il preside Parente, “che ovviamente sono all’oscuro di tutto, continueranno ad essere assistiti con amore come è sempre stato”.

Paola Calvano (Il Centro)

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