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La rapina al Sarni oro identica all’assalto a Chieti

La rapina nella gioielleria Sarni oro, nel centro commerciale Insieme a Piana Sant’Angelo, potrebbe essere stata fatta dalle stesse persone che a ottobre 2018 hanno rapinato Sarni oro a Chieti. Il bottino questa volta pare non sia molto corposo. Si parla di un migliaio di euro. La dinamica è la stessa. Le indagini dei carabinieri puntano sulla pista della malavita pugliese.La cliente incinta e colta da malore alla vista di una pistola, si è ripresa ed è stata dimessa dal San Pio. Il sindaco Tiziana Magnacca ha chiesto ieri al prefetto di Chieti, azioni di contrasto adeguate agli attacchi che la città subisce.

LE INDAGINI. Nella caserma dei carabinieri si lavora per risalire all’identità dei cinque malviventi che hanno fatto il raid (4 sono entrati,uno è rimasto in auto). I militari stanno visionando le immagini dell’impianto di videosorveglianza del centro commerciale. Si indaga per risalire al proprietario della vettura , una Audi di colore grigio scuro, probabilmente rubata, che i rapinatori hanno usato per la fuga in direzione di Termoli. Al momento della rapina nel negozio c’erano due dipendenti e diversi clienti: fra loro una donna incinta. I malviventi hanno minacciato i presenti con una pistola, mentre le vetrine che contenevano i preziosi sono state spaccate con un’asta metallica usata anche per forzare i cassetti. La dinamica è la stessa della rapina fatta nel centro commerciale teatino. Il filone potrebbe essere lo stesso.

IL SINDACO DI SAN SALVO. I negozianti sono esasperati e spaventati. I cittadini terrorizzati. “Chiederò al prefetto Barbato”, ha detto ieri il sindaco Tiziana Magnacca “un supplemento di attenzione per San Salvo e soprattutto risposte certe. Siamo stanchi e preoccupati per la recrudescenza della criminalità che è tornata in azione con maggiore vigore e violenza in questo territorio. Lo faccio oggi e lo farò nel corso del prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che spero il prefetto voglia riunire proprio qui a San Salvo. Dovrebbe tenersi al più presto, così come era stato assicurato al termine della riunione che si è tenuta lo scorso 10 gennaio a Vasto. E’ necessario” prosegue il sindaco “continuare nell’analisi approfondita degli episodi accaduti nel Vastese. Vogliamo atti conseguenti. Ognuno deve fare il suo, per le responsabilità che porta, con rigore e coerenza perché la gente è preoccupata quanto spaventata. Ciò è accaduto a Piana Sant’Angelo inquieta l’animo ed è un sentimento condiviso dai miei concittadini”. Il sindaco Magnacca ha espresso la propria vicinanza alle dipendenti e ai clienti presenti nella gioielleria e a quanti sono stati coinvolti, loro malgrado, nelle fasi successive alla rapina.”Chiederemo rinforzi e posti di blocco nelle arterie principali di accesso all’Abruzzo e a San Salvo.Quantomeno per scongiurare arrivi e fughe“, dice il sindaco ringraziando le forze dell’ordine che sono intervenute sul posto in pochi minuti.

GLI OPERAI. Dopo l’ultima rapinai i residenti della zona industriale sono in fibrillazione e con loro anche i sindacati e i lavoratori delle industrie. Il centro commerciale è dirimpettaio della Pilkington e circondato da molte attività. Non è lontano neppure dai capannoni industriali andati in fiamme ad inizio anno. I lavoratori invocano sicurezza e tornano a chiedere anche all’Arap azioni mirate a scoraggiare incursioni armate o comunque pericolose.

Paola Calvano (Il Centro)

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