“Non fu diffamazione, ma solo una critica politica, dai toni anche aspri, ma pienamente conforme a quanto previsto dal nostro ordinamento”. Con queste motivazioni il giudice Fabrizio Pasquale ha archiviato il procedimento penale a carico di tre consiglieri comunali del centrodestra querelati dall’amministratore delegato di Pulchra, Paola Vitelli.
Nel mirino dell’Ad della società, diventata completamente privata nei mesi scorsi dopo la vendita delle quote pubbliche detenute dal Comune, erano finiti Edmondo Laudazi, Guido Giangiacomo e Vincenzo Suriani che durante un consiglio comunale avevano criticato l’affidamento di alcuni incarichi da parte della Pulchra. Una vicenda giudiziaria che ha avuto anche risvolti politici, visto che dopo la denuncia i tre esponenti dell’opposizione si sono dovuti astenere dal discutere in aula problematiche relative alla società che gestisce il servizio di igiene urbana.
“Questa sentenza conferma l’assoluta liceità dell’operato dei consiglieri di opposizione, impegnati da sempre nei loro compiti di controllo e di vigilanza”, commentano i tre esponenti politici interessati e i loro colleghi Alessandro D’Elisa e Francesco Prospero, “la politica si fa nelle sedi amministrative preposte e non nelle aule di tribunale. Deve essere respinto al mittente qualsiasi tentativo di far tacere il dissenso su scelte amministrative discutibili: va invece ribadito l’impegno per una Vasto più giusta, più trasparente e meno decadente. Resta il rammarico che alcuni consiglieri comunali non abbiano potuto apportare le doverose osservazioni della minoranza alla dismissione più volte contestata della società Pulchra, essendosi astenuti per motivi di opportunità dettati dalla denuncia subita. Ma anche su queste ultime questioni ci sarà la possibilità di ritornare presto a fare chiarezza nell’interesse dei nostri concittadini”, concludono i consiglieri di minoranza.
Anna Bontempo (Il Centro)
