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Preso con la droga, spunta la lista dei clienti

Il gip del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale ha convalidato ieri mattina al termine dell’interrogatorio nel carcere di Torre Sinello, l’arresto di I.D.R., 48 anni di Casalbordino arrestato la notte fra venerdi e sabato scorso dagli agenti della squadra mobile di Pescara con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti. Il difensore dell’uomo, l’avvocato Raffaele Giacomucci ha chiesto al giudice la detenzione domiciliare.

Oggi il gip deciderà se accogliere o meno la richiesta. Sull’indagato sono in corso indagini delicatissime. Ancora una volta, come già accaduto per l’operazione Drugstore, Pescara si conferma una piazza d’approvvigionamento. La Mobile pescarese avrebbe scoperto nel corso di servizi mirati che il quarattottenne raggiungeva Pescara proprio per gli approvvigionarsi di droga. Per l’ultima trasferta l’indagato avrebbe usato la Bwv della compagna. una donna di origine polacca di 40 anni. Anche la donna è stata denunciata a piede libero, ma non per spaccio. E’ accusata del possesso di 14 cartucce di pistola calibro 6,65. Le cartucce sono state trovate dalla polizia nel portagioie della quarantenne nel corso della perquisizione domiciliare fatta a Casalbordino. Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato anche due panetti di hascisc da 100 grammi l’uno , altri 34 grammi di sostanza stupefacente avvolta nel cellophan 7 grammi di marijuana in un barattolo, oggetti per il confezionamento delle dosi oltre ad una agendina con nomi e cifre. Proprio quell’agendina potrebbe portare l’indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Michele Pecoraro, all’emissione di altri provvedimenti.

Per il momento l’avvocato Giacomucci preferisce non pronunciarsi . La posizione del suo cliente è piuttosto delicata. La compagna da parte sua, dovrà spiegare agli investigatori e alla magistratura perchè era in possesso di 14 cartucce.Fondamentale si è rivelata l’attenzione che la polizia di Pescara e la Digos stanno riservando da qualche tempo al fenomeno dello spaccio. Grazie agli investigatori già la scorsa estate la magistratura vastese aveva individuato frequenti viaggi in direzione di Pescara di personaggi noti alle forze dell’ordine. Le intercettazioni avevano confermato il fenomeno del “pendolarismo della droga”. Sempre più spesso Pescara si conferma luogo di approvvigionamento e il Vastese crocevia dello spaccio.

Paola Calvano (Il Centro)

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