La popolazione anziana a Vasto e nel Vastese cresce. Cresce la richiesta di badanti e collaboratrici domestiche e sempre pìù spesso si scatenano guerre in casa tra famiglie e lavoratori domestici. Negli ultimi dieci anni, c’è stato un boom di vertenze inerenti il settore. Raccogliere i numeri non è semplice perchè non tutte le badanti che hanno deciso di rivendicare eventuali diritti si rivolgono al sindacato. Le vertenze tra famiglie – datori di lavoro e personale domestico registrano un aumento pari al 5% . Nel 2017 si è raggiunto il picco.
“Nel 2018 la situazione è stata più o meno simile all’anno precedente”, dice Maria Massa dell’Ufficio vertenze della Cgil. Agli sportelli dei sindacati le pratiche sono diverse decine.Varie le motivazioni. Nel 50% dei casi ad essere contestata dai lavoratori è una differenza tra le ore di lavoro realmente effettuate e quelle pagate. Nel 35% si tratta di lavoro in nero. Il 10% è per il mancato versamento del contributo per le coperture sanitarie integrative.
Il cuore del problema, dunque, è rappresentato proprio dal lavoro non regolarizzato. « Trattandosi di lavoro domestico”, dice Maria Mass “diventa complicato fare accertamenti e stabilire se una badante lavora per 25 ore o molto di più. Proprio per questo nella maggior parte dei casi si cerca un accordo bonario”. Certo è che il problema sta creando non pochi problemi. Cresce anche la diffidenza delle famiglie. Al momento dell’assunzione la lavoratrice accetta certe condizioni , poi informata da colleghe o conoscenti, passa al contrattacco.
I contributi da versare sono elevati anche se il settore è avvantaggiato. Spesso la famiglia che ha bisogno di una badante non ha un grosso reddito. “E’ sempre più conveniente versare i contributi”, spiega Maria Massa “piuttosto che pagare poi in un’unica soluzione con l’aggiunta delle spese legali”.
Certo è che gli stessi sindacati ammettono che si tratta di una guerra fra poveri. Anche per questo i giudici preferiscono privilegiare la strada conciliativa. Le vertenze non riguardano solo le straniere e non solo le badanti ma anche il personale addetto alle pulizie domestiche. Un settore nel quale cresce la consapevolezza dei diritti. Fra di loro ormai c’è una sorta di passaparola. I giudici certo sono sempre più attenti nel valutare le situazioni e giustamente pretendono che chi presenta una vertenza per ottene ciò che chiede debba dimostrare ciò che denuncia.
Paola Calvano (Il Centro)