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Punto scommesse rapinato, ripreso il volto del bandito

Rapina al Planet Win 365 . Sono concentrate soprattutto sugli occhi del rapinatore le indagini degli uomini del commissariato di Vasto. La forma di quegli occhi, che il camuffamento non è riuscito a coprire del tutto, potrebbe indirizzare gli investigatori verso una pista ben precisa. Lo stesso titolare dell’agenzia di scommesse potrebbe riconoscere quello sguardo. Gli investigatori continuano a sperare anche nell’aiuto di testimoni che la sera della rapina potrebbero aver visto l’uomo scappare.

” E’ garantito l’anonimato”, assicura la polizia. Il sospetto è che il rapinatore non sia andato lontano. Non è escluso che sia uno dei clienti del punto scommesse e forse il giorno stesso della rapina potrebbe essere entrato nel locale. Se poi si tratta davvero come ipotizzato , di un tossicodipendente già denunciato, lo schedario potrebbe favorire l’identificazione. Un altro importante tassello delle indagini è la pistola giocattolo che il titolare dell’agenzia è riuscito a portare via all’uomo. Se l’arma giocattolo è stata acquistata a Vasto per la polizia non sarà difficile risalire all’acquirente. Nel frattempo i commercianti chiedono alle forze dell’ordine più controlli al tramonto.

” E’ soprattutto all’ora di chiusura quando in cassa ci sono più soldi che i malviventi entrano in azione. Al mattino le casse sono vuote”, fanno notare i commercianti del centro. L’autore della rapina al Planet Win 365 probabilmente non conosce neppure i quattro rapinatori del Blu bar di San Salvo. L’utilizzo di una Fiat Uno bianca per la rapina non è stato casuale. La gang ha usato una macchina uguale a quella con cui è stato rapinato il Punto blu della A14 per confondere gli investigatori. Le due rapine sono state fatte da persone diverse.

Solo due episodi sembrano avere un’unica matrice : il colpo alla Bcc del centro commerciale Insieme e quello al Cafè noir. Tutte le rapine probabilmente sono state fatte da persone che risiedono a Vasto, San Salvo o in uno dei piccoli comuni dell’hinterland. La malavita organizzata pugliese e campana non c’entrano affatto. L’ipotesi formulata dal sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano ,secondo il quale i piccoli centri potrebbero essere una base ideale per chi vuole commettere un reato , è condivisa da buona parte della popolazione .

A San Salvo i cittadini sono sicuri che i rapinatori risiedano in uno dei grandi alveari della riviera che d’inverno si svuotano. Per questo sia i residenti che l’opposizione tornano a chiedere censimenti e controlli nei condomini della Marina. Il centrodestra vastese invece torna ancora una volta a chiedere l’autorizzazione a ronde e servizi di vigilanza in supporto delle forze dell’ordine.

Paola Calvano (il centro)

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