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San Salvo, paga la multa auto ma dopo 5 anni arriva l’ingiunzione

Nel 2013 viene multato sulla Statale 16 al volante della vettura della moglie per aver effettuato un sorpasso in un tratto rettilineo con striscia continua. La sanzione per Michele Gatti, 65enne di San Salvo , ex funzionario ora in pensione è di 113,40 euro. L’automobilista paga e versa la somma su un conto corrente. Dopo 5 anni ha ricevuto una ingiunzione di pagamento di 1000 euro, 500 alla moglie proprietaria della vettura, altri 500 a lui che la portava.

Facile immaginare la reazione dell’uomo. Dopo un primo momento di sgomento , senza perdere tempo Michele Gatti , ha inviato un ricorso alla prefettura che lo ha invitato a produrre una ricevuta del pagamento della multa o una prova del pagamento perchè del versamento fatto non c’era traccia.

” Fortunatamente non solo avevo ancora la ricevuta”, dice il protagonista della vicenda ” ma conservavo anche una copia del foglio integrativo rilasciato dai carabinieri di Petacciato dove era indicata l’estinzione del pagamento ridotto del 30% perchè la multa era stata versata sul conto corrente da loro indicato. La mia rabbia è stata dover constatare che nonostante io abbia assicurato di aver pagato e versato l’importo ridotto del 30% così come dispone il decreto legge 69/2013, nessuna delle persone incaricate delle verifiche, prima di pretendere mille euro abbia avvertito l’esigenza di andare a consultare la legge ed andare a vedere che la riduzione del 30% comportava il pagamento mediante un apposito conto corrente! Sono ancora più amareggiato perché dopo aver dimostrato la mia correttezza a distanza di tempo, non ho ancora avuto risposta ad una semplice domanda, che fine hanno fatto i miei soldi? E se non avessi ritrovato la ricevuta, dopo oltre 5 anni, avrei dovuto pagare oltre 1000 euro? È giusto questo per due pensionati?” chiede Michele Gatti.

” Ho raccontato la mia disavventura”, conclude il pensionato “ perchè attraverso Il Centro voglio lanciare un messaggio a tutti coloro che pagano una multa. Fate attenzione e conservate tutte le ricevute, perché per un errore o una omissione di cui voi non avete alcuna responsabilità, potreste essere poi chiamati a pagare. Questo sicuramente è un fatto grave! Non mi aspettavo certo le scuse di chi ha sbaglato, ma che almeno ammettessero l’errore “.

Paola Calvano Il Centro

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