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Porto e zona industriale, riparte il progetto Zes

La città e il territorio tornano a sperare. La Regione ha presentato un nuovo progetto per l’ottenimento della Zes, lo sviluppo del porto di Vasto e dell’area industriale di Piana Sant’Angelo e il recupero dell’autoporto. Se il Molise ha abbandonato Vasto e si è unito alla Puglia per ottenere il riconoscimento della Zes (zona economica speciale), la Regione ha inserito Vasto in un nuovo progetto che guarda al nord e che invoca la Zes per lo sviluppo e gli investimenti.

“Bisognava fare una scelta coerente con lo spirito della legge” ha dichiarato il presidente vicario Giovanni LolliI porti di Punta Penna e Ortona , entrambi porti industriali, sono stati collegati ai nodi logistici costituiti dall’interporto di Manoppello, di Avezzano, dagli autoporti di Roseto e San Salvo e dall’aereoporto di Pescara”.

Le aree a destinazione industriale che dovrebbero ottenere la Zes fanno parte di una macroarea che comprende i comuni di Vasto, San Salvo, Cupello, Gissi, Monteodorisio, Fossacesia, Atessa, Ortona, Paglieta, Mozzagrogna. Le aziende e le industrie potranno usufruire di importanti agevolazioni fiscali e beneficiare di rilevanti semplificazioni di carattere amministrativo e burocratico.

Grande la soddifazione della dirigenza Pilkington, ma anche delle altre industrie del Vastese. Soddisfatto anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna. La Regione punta su Ortona e Vasto e crea le condizioni per un nuovo sviluppo nelle zone retrostanti, proponendo l’istituzione dell’area ZES regionale in associazione con l’area portuale di Ancona. In seguito alla DRG/65 del 18 settembre 2018, è stato attivato un gruppo di lavoro interdipartimentale per il conseguimento di una proposta tecnica della ZES .

Il prossimo passaggio sarà la presentazione del Piano di sviluppo strategico alla Presidenza del Consiglio dei ministri. “E’ una proposta ottima”, dice Camillo D’Amico esponente del gruppo politico Cambiamento di Cupello. “Suggeriamo tuttavia a chi ha saggiamente inserito Cupello nell’ultima ipotesi elaborata per la Zes di coinvolgere attivamente, oltre le amministrazioni interessate, anche i vari portatori d’interesse affinchè possa venir fuori una proposta concreta, plurale e condivisa che consenta al Consiglio Regionale di esprimere un voto sereno e scevro dagli inevitabili interessi. Ottimo legarsi alle Marche dopo l’ingenerosa, tempestiva ed immotivata ritirata del Molise rispetto alla iniziale idea. La scelta è coerente con l’obiettivo della macro regione Adriatico – Ionica. Meritevole di considerazione è l’inserimento di Cupello con le peculiarità che possiede di natura energetica ed ambientale”.

Paola Calvano (Il Centro)

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