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Vasto, sperpero di soldi per l’informatizzazione

Il progetto di informatizzazione non è concluso e per consentire l’ultimazione delle operazioni di migrazione dei dati il Comune affida l’incarico al vecchio gestore, la Dedagroup Publich service,  nonostante abbia in essere un contratto  con la società Studio K srl. Nel frattempo nomina un consulente informatico per la “verifica della effettiva e piena integrazione degli applicativi in uso, della sicurezza e della qualità degli archivi protetti e dell’efficacia del sistema di gestione dei servizi on line”.

Tutti incarichi finiti nel mirino dell’opposizione consiliare. Continua a scatenare polemiche la gestione dei sistemi informatici comunali, oggetto anche di accertamenti da parte della magistratura che ha aperto una indagine un anno fa  in seguito al doppio esposto del Movimento 5 stelle e di Fratelli d’Italia-An.

“Si continuano a spendere soldi, a colpi di determinazioni dirigenziali, per affidare direttamente al fornitore uscente, quel che il fornitore entrante non ha saputo fare”, commentano Dina Carinci e Marco Gallo del Movimento 5 Stelle, “e per incaricare un consulente esterno affinchè effettui uno studio in ordine allo stato di fatto del sistema informativo dell’ente. Ma occorre un’analisi comparativa tra i sistemi per comprendere quanto è ormai chiaro a tutta la comunità? E cioè che il sistema informativo del Comune non funziona? Questa amministrazione nonostante lo sperpero di denaro pubblico, continua a mancare l’appuntamento segnato sull’Agenda Digitale, a scapito dei cittadini. Su queste nuove onerose iniziative abbiamo presentato un’ interrogazione, anche per sapere cos’altro dobbiamo aspettarci”, chiosano i consiglieri pentastellati che hanno rivolto una serie di quesiti al sindaco di Vasto Francesco Menna, al presidente del consiglio Mauro Del Piano, alla segretaria generale Angela Erspamer e all’assessore delegato Anna Bosco.

Oltre a chiedere conto dei servizi di assistenza e manutenzione dei sistemi Civilia, del Data Base, dei servizi on line  e del sito istituzionale affidati fino al 31 dicembre al vecchio fornitore (Dedagroup) con una determina dirigenziale del 25 settembre per un importo complessivo di 15.250 euro, Carinci e Gallo lamentano anche i disagi subiti dai cittadini, i quali  per ottenere la carta d’identità elettronica devono recarsi due volte in Comune, “una volta per prenotare l’appuntamento con gli uffici comunali ed un’altra volta per richiedere la carta d’identità”.

“Il Ministero dell’Interno ha attivato un servizio di prenotazione on line collegato direttamente con i Comuni tenuti al rilascio dei documenti d’identità”, annotano i due consiglieri, “come mai il comune di Vasto non ha informato i cittadini di questa opportunità?  Semplicemente perché non ha ancora attivato questo servizio”.             

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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