Banner Top
Banner Top

“Assunzioni, incarichi, nomine, conflitti d’interesse e familismo”, la proposta dei consiglieri di minoranza

I consiglieri comunali Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani hanno depositato una proposta di delibera che sarà discussa e votata nel prossimo consiglio comunale previsto per venerdì 20 luglio circa le “assunzioni, incarichi, nomine, conflitti d’interesse e familismo”.

 Questa la proposta depositata:

Visti gli art. 77 e 78 del Dlgs. 267/2000 che prevedono:

  • Che l’amministratore pubblico deve astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi suoi o di parenti o affini fino al quarto grado;
  • L’ obbligo di allontanamento dalla seduta del consigliere in conflitto, al fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa;
  • Che l’amministratore ricoprente una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interessi, si astenga, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per l’amministrazione comunale;
  • Che sul consigliere in conflitto di interessi grava, oltre all’obbligo di astenersi dal votare, anche quello di allontanarsi dall’aula perché la sola presenza dello stesso può potenzialmente influire sulla libera manifestazione di volontà degli altri membri;

Richiamate le conclusioni:

  • riportate nel parere del Segretario Comunale di Vasto protocollo n. 25756 del 15.05.2018, nel quale si ribadisce:“ in caso di connessione diretta e concreta tra il contenuto di una proposta di deliberazione e un interesse proprio o di un parente o affine entro il quarto grado vi sarebbe, con ogni evidenza, obbligo di astensione”

Visto che :

  • non sono rare segnalazioni, interpellanze, e simili, inoltrate da parte dei gruppi consigliari, circa costi palesi e sproporzionati rispetto ai servizi offerti ai cittadini che contribuiscono a creare forme di cattiva gestione della finanza pubblica, nella logica che, a metà degli anni cinquanta, il sociologo americano Banfield efficacemente denominò “familismo amorale”;
  • c’è un uso non sempre corretto delle risorse pubbliche che, spesso, vengono erogate senza un’attenta valutazione di quelli che sono gli effettivi ritorni per la collettività in termini di posti di lavoro o di un incremento dell’economia locale;
  • tali somme il più delle volte vengono erogate a trattativa privata, senza che vi sia un adeguato sistema di controllo in grado di verificare che questi investimenti raggiungano lo scopo di offrire reali opportunità a tutti i cittadini, anche sotto il profilo delle occasioni lavorative, per fornitura di beni o prestazione di servizi.
  • la gestione trasparente e corretta del pubblico denaro è resa sempre più urgente ed indifferibile dalla grave congiuntura economica, nella quale si dibattono le pubbliche amministrazioni, nonchè dal ripetersi di svariati episodi di mala gestione;
  • anche la gestione dei concorsi pubblici e dell’affidamento degli incarichi amministrativi, compreso quelli dirigenziali, è spesso stata oggetto di procedure poco trasparenti, apparse finalizzate al consolidamento di talune rendite di posizione politica, ed alla quadratura degli equilibri amministrativi dell’attuale maggioranza;

Sottolineato l’esito del dibattito odierno e delle considerazioni esposte dagli intervenuti che costituiscono motivazione del presente atto ai sensi della L. 241/90

Visto l’esito della votazione resa dai presenti nei modi di legge

DELIBERA DI IMPEGNARE IL SINDACO

  • a trasmettere tutti gli atti all’ANAC ogni qualvolta venga fatta rilevare da almeno un gruppo consiliare l’esistenza di un conflitto d’interesse, al fine di avere un parere giuridico inconfutabile in materia di trasparenza ed anticorruzione.
  • a verificare che gli affidamenti, gli incarichi e gli impegni di spesa per forniture di beni e servizi a sostegno della P.A., deliberati dall’amministrazione comunale, effettivamente raccolgano il risultato prefissato e non costituiscano semplici opportunità riservate a pochi fortunati, in taluni casi appartenenti quasi sempre alle stesse famiglie di sodali della amministrazione comunale;
  • a promuovere la costituzione di appositi albi dei professionisti e dei consulenti disponibili a rendere prestazioni a favore della amministrazione comunale;
  • a tenere costantemente aggiornata la sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale, che negli ultimi mesi non ha contenuto, se non in parte minima, le informazioni previste dalla legge.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com