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Pulizia delle strade a Vasto: “Costi troppo elevati”

“Il Comune di Vasto spende per il lavaggio e lo spazzamento delle strade più di quanto spendono Lanciano, Ortona, Atessa e San Salvo messi insieme”. Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle torna a fare le pulci al contratto con la Pulchra, la società partecipata che si occupa del servizio di igiene urbana, raffrontando questa volta i costi sostenuti da alcuni centri vicini.

“I costi di lavaggio e spazzamento delle strade di Vasto risultano sensibilmente e scandalosamente più elevati rispetto alle altre città della nostra zona”, sostengono Dina Carinci e Marco Gallo, “l’analisi dei rispettivi piani finanziari di gestione dei rifiuti 2018, evidenzia infatti i seguenti costi di spazzamento e pulizia delle strade:  Vasto: 1.428.000, Lanciano: 409.000,  Ortona: 394.000,  Atessa: 95.000 e San Salvo: 259.000.  I casi sono due”, incalzano i consiglieri pentastellati, “o i costi riportati nei piani finanziari sono inventati, oppure il Comune di Vasto spende per la pulizia delle strade più di quanto spendono tutti gli altri comuni considerati messi insieme (1.157.000 euro).  Sollecitiamo il sindaco Francesco Menna ad approfondire questa paradossale situazione, consultando la Pulchra ed i colleghi sindaci delle altre città. I cittadini di Vasto, che pagano la Tari, attendono al più presto risposte concrete in merito”, concludono Carinci e Gallo.

Insomma, ancora una volta la Pulchra finisce nel mirino del M5S che da mesi passa sotto la lente di ingrandimento i costi sostenuti dal Comune che nella società partecipata detiene la quota maggioritaria (51%), mentre il partner privato (la Sapi di Gianni Petroro), vanta il 49% delle azioni.

“Stiamo parlando di un contratto stipulato 20 anni fa che non abbiamo potuto rescindere per non rischiare una causa per risarcimento danni”, replica il sindaco, “con la nuova gara, in fase di espletamento, andremo a stipulare un nuovo contratto sicuramente molto più vantaggioso per la collettività. Se al posto dell’attuale maggioranza di centrosinistra ci fosse stato il Movimento 5 stelle sarebbe incappato nelle stesse condizioni contrattuali”.

Scade il 15 luglio il contratto con la società partecipata stipulato nel 1998 quando il Comune era amministrato dal centrodestra. In queste settimane gli uffici sono alle prese con la predisposizione degli atti per la vendita all’asta delle quote pubbliche che la perizia della commercialista incaricata, Adelina Di Pietro ha valutato 1.333.000 euro.

Anna Bontempo  (Il Centro)

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