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A Vasto raggiungere il mare a volte è impossibile

Accessi al mare interdetti e acqua piovana che non riesce a defluire allagando i sentieri. Raggiungere il litorale è impresa assai ardua per residenti e turisti che hanno le loro abitazioni in località San Tommaso, nel tratto antistante  la riserva  “Marina di Vasto”, lungo un ampio tratto di litorale costeggiato dalla pista ciclabile.

L’accesso al mare presente in via Ponente, in corrispondenza di un canale di scolo, è completamente allagato. Qualcuno ha cercato di risolvere il problema sistemando una passerella improvvisata, ma la pedana di legno utilizzata per arrivare in spiaggia si presenta rovinata in più punti e traballante, con il rischio che qualcuno passandoci sopra possa cadere rovinosamente. Chi ha comprato casa da quelle parti è esasperato. Qualcuno minaccia di vendere l’appartamento acquistato a suo tempo e di trasferirsi in località turistiche vicine.  Sugli allagamenti dei sentieri e sulla perdita di acqua potabile sono stati presentati due esposti in Procura dall’associazione Eco School ambiente e cultura  e da un gruppo di cittadini.

“Vedere spettacoli del genere in piena stagione estiva è a dir poco desolante”, commentano alcuni turisti alloggiati negli alberghi e nei residence che costeggiano la pista ciclabile, “ripristinare gli accessi al mare impraticabili  è improcrastinabile. Raggiungere la spiaggia in queste condizioni è difficile: dobbiamo fare dei giri lunghissimi”. 

L’inconveniente, che persiste ormai da più di un anno, può essere risolto  con un intervento che è da tempo al vaglio dell’amministrazione comunale: cioè la posa in opera di una tubazione  che avrà il compito di agevolare il deflusso di acqua piovana retrodunale, verso l’esistente canale di scolo di via Ponente.

Il problema è che trattandosi di lavori da eseguire in area protetta (riserva Marina di Vasto e sito di interesse comunitario), il settore urbanistica del Comune ha dovuto richiedere alla Regione un parere circa l’esecuzione delle opere. Gli uffici regionali  hanno dato l’oK, ma a condizione che l’intervento non abbia ripercussioni sull’habitat da poter escludere solo con la redazione di uno studio di incidenza ambientale (Vinca).

Lo stesso dirigente della sezione urbanistica comunale, Stefano Monteferrante nell’esprimere parere favorevole alla Vinca e considerando l’intervento di modesta entità, ha però prescritto “l’utilizzo di piccoli mezzi meccanici (tipo bob cat) che dovranno accedere attraverso le piste pedonali esistenti, già prive di vegetazione, senza alterare e senza compromettere le dune esistenti”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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