Chi ha responsabilità istituzionali dovrebbe avere più coraggio e andare oltre la richiesta dello spostamento di un’assemblea, chiesta al fine di avere il controllo dell’Agir.
Il problema non è quello dello spostati tu che mi siedo io, ma di quali scelte e quali politiche vengono portate avanti in materia di rifiuti.
In questi giorni si stanno compiendo scelte con atti monocratici che esulano da qualsiasi confronto democratico e partecipativo.
Ci riferiamo in particolare al governo dei processi decisionali, ad eventuali autorizzazioni per nuove discariche, ad accordi transattivi e a tutto ciò che riguarda la gestione dei rifiuti.
Il tutto avviene in un silenzio assordante di partiti e istituzioni che dovrebbero far sentire con forza la propria voce.
Il centralismo di ritorno che stiamo vivendo in questi ultimi tempi non può espropriare i territori dai processi decisionali.
Il Consorzio Civeta ne è un chiaro esempio.
Abruzzo Vivo
