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Multato, ora non pulisce più il terreno pubblico

Un cittadino viene multato perché la siepe sporge di 20 centimetri fuori dalla proprietà privata, ma poco distante esiste un’area pubblica incolta e priva di manutenzione da oltre un anno. E’ a dir poco paradossale quello che succede in via Palombari, nella parte alta della città, dove un noto commerciante è stato sanzionato dalla polizia municipale per una siepe un po’ troppo “invadente”.

Tutto legittimo, ci mancherebbe altro. Il problema è che il cittadino multato è lo stesso che per 13 anni si è occupato, in maniera del tutto volontaria e a proprie spese,  della manutenzione di un’area verde di proprietà comunale e che, per tutta risposta, ha deciso di non curare più l’appezzamento di terreno, ridotto ora ad una giungla, come raccontano gli stessi residenti della zona. L’episodio, accaduto un anno fa, è tornato alla ribalta in questi giorni in concomitanza con l’avvio dei controlli sulle aree verdi private, da parte dei vigili urbani, che hanno già elevato una decina di sanzioni a carico dei proprietari di giardini dove rami e siepi invadono marciapiedi e strade comunali, creando intralcio alla circolazione. Gli importi da pagare vanno da 50 a 300 euro.

“Il Comune fa bene ad occuparsi dei terreni privati abbandonati,  ma dovrebbe anche garantire la necessaria manutenzione alle aree verdi pubbliche”, osserva Luciana Salice, residente in via Palombari, “nella zona dove abito esiste un appezzamento di terreno di proprietà comunale, che da un anno è completamente incolto ed abbandonato. Prima invece era sempre curato e pulito e i bambini avevano a disposizione uno spazio verde dove poter giocare senza il rischio di essere investiti dalle auto. Cosa succede se un ragazzino si fa male in un giardino abbandonato dal Comune nonostante le segnalazioni e le richieste di manutenzione?”, incalza la donna che si è recata più volte in Municipio per sollecitare gli interventi.

“Per tredici anni quell’area è stata tenuta costantemente pulita e in ordine da un condomino, che dopo essere stato multato perché la sua siepe sporgeva di appena 20 centimetri, non ha voluto più occuparsene”, prosegue Luciana Salice, che lancia una provocazione.

“Ma noi cittadini possiamo multare il Comune per come sono ridotti  i pochi spazi verdi di questa città?”. Ovviamente no, ma la provocazione è bella e servita.

Anna Bontempo (Il Centro)

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1 Comment

  1. Valter Cappella

    E’ a dir poco vergognoso… mi auguro che qualcuno abbia l’umiltà di chiedere scusa al residente multato e l’intelligenza di ritirare la multa.
    Questo quartiere di Vasto è all’abbandono totale e per gli unici che per anni si sono dati da fare per renderlo quantomeno vivibile hanno questo come ricompensa… VERGOGNATEVI e soprattutto ora mandate qualcuno a pulire quantomeno le zone di vostra competenza… VI DOVETE SOLO VERGOGNARE!
    Anche io sono un residente della zona e pur di rendere quantomeno decoroso il posto in cui vivo con la mia famiglia mi do da fare per ripulire gli spazi attorno alla mia abitazione (purtroppo ognuno di noi è abituato a vivere in una certa maniera)… ma se domani dovesse accadermi una cosa simile… beh non so come ci rimarrei… VI DOVETE SOLO VERGOGNARE. Vi rendete conto che siete arrivati proprio alla frutta.
    Per salvare un po’ la faccia (che non avete mai avuto) vi consiglio vivamente di chiedere pubblicamente scusa alla persona interessata. VERGOGNA!

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