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Casa di riposo di Sant’Onofrio chiusa dopo il blitz dei Nas, al via l’appalto dei lavori

Una indagine di mercato per la ricerca, l’individuazione e la successiva selezione di operatori economici (in numero non inferiore a 15 e non superiore a 25), interessati a partecipare alla gara per l’adeguamento e la messa a norma della Casa di riposo Sant’Onofrio. A distanza di sei mesi dalla firma del disciplinare per l’assegnazione dei fondi da parte della Regione, pari a 283mila euro, il Comune ha avviato la procedura per la messa in sicurezza della storica residenza per anziani finita nell’occhio del ciclone tre anni fa in seguito ad una ispezione dei Nas.

L’importo complessivo dell’appalto è pari a 315mila euro. I tempi sono stretti: i soggetti interessati a partecipare devono far pervenire l’istanza di manifestazione di interesse entro e non oltre il 3 aprile. Il finanziamento per la ri-funzionalizzazione della Casa di Riposo, ospitata in un antico edificio del ‘400  concesso in comodato gratuito dal Comune nel 1989, è stato assegnato dal Dipartimento per la Salute ed il Welfare della regione Abruzzo con cui il Comune ha sottoscritto il disciplinare un anno fa. I fondi consentiranno all’ente, in partenariato con l’Asp 1 Chieti, di mettere a norma la struttura con la realizzazione delle vie di fuga e di una nuova scala antincendio esterna, l’adeguamento delle camere ai fini igienico-sanitari, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Prevista anche la creazione di spazi da utilizzare quale “Centro Diurno” per 20 anziani con diverso grado di autosufficienza.

Il disciplinare di finanziamento è stato firmato il 21 settembre del 2017 nella sede della Regione a Pescara, alla presenza del sindaco Francesco Menna e dell’assessore regionale alle politiche sociali,  Marinella Sclocco. L’inizio dei lavori, annunciato  in quella occasione per i primi mesi del 2018, è destinato a slittare. L’intenzione è comunque quella di evitare il trasferimento degli ospiti in un’altra struttura durante l’esecuzione delle opere per non arrecare disagi. Inutile dire che gli interventi per la messa in sicurezza della Residenza per anziani sono attesi da anni.

Il  “caso Sant’Onofrio” scoppiò nel 2014 in seguito ad una ispezione dei  Nas  di Pescara che, unitamente ai sanitari del Dipartimento di Prevenzione della Asl e al Comando Provinciale dei vigili del fuoco rilevarono una serie di criticità sul piano strutturale e della sicurezza, tali da costringere l’ex sindaco Luciano Lapenna a firmare una ordinanza di chiusura della casa di riposo e contestuale trasferimento degli anziani in altre strutture cittadine.

Anna Bontempo  (Il Centro)

 

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