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Vasto, il Giubileo della Parrocchia di San Pietro

giubileo

Anche quest’anno nella Parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio si rinnova l’evento giubilare indetto nel 1777, allorché il pontefice Pio VI concesse alla città di Vasto il privilegio del Giubileo nella terza domenica di Gennaio.

Dopo la frana del 1956 con la perdita della Chiesa di San Pietro non decadde la concessione, ma venne affidata alla chiesa di Sant’Antonio e confermata in perpetuo da Giovanni Paolo II nel 1989.

La tradizione, particolarmente cara alla comunità vastese, vuole essere un’occasione per soffermarsi e riflettere sul vero senso della vita, quale pellegrinaggio verso la Patria Eterna.

Il Giubileo non è solo un tempo di purificazione, come lavacro dell’anima, ma l’opportunità per un nuovo cammino e per riscoprire la propria vita battesimale, quale slancio per una continua conversione.

Al Giubileo, che si celebrerà il 21 Gennaio e si concluderà con la messa solenne alle ore 17 presieduta da sua Eccellenza Monsignor Domenico Angelo Scotti, si giungerà attraverso un percorso di preparazione, atto a recuperare e riconsegnare il vero significato dell’evento.

Con la predicazione affidata a Padre Francesco Cordeschi, i fedeli saranno guidati dal 15 al 20 Gennaio attraverso cinque tappe che vogliono scandire un percorso che si snoda da una chiamata comunitaria alla decisione singola, individuale, di seguire il progetto di salvezza che Dio sogna per tutti e per ciascuno: “Chiamati ad essere Chiesa per sperimentare la misericordia. Ascolto la voce, mi alzo e vado. Prendo la mia croce e lotto..”.

L’invito che caratterizza le cinque tappe intende approfondire, come tema del Giubileo, il messaggio di Papa Francesco:  “Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Gesù si presenta con due immagini che si completano a vicenda. L’immagine del pastore e l’immagine della porta dell’ovile. Il gregge, che siamo tutti noi, ha come abitazione un ovile che serve da rifugio, dove le pecore dimorano e riposano dopo le fatiche del cammino. E l’ovile ha un recinto con una porta, dove sta un guardiano. Al gregge si avvicinano diverse persone: c’è chi entra nel recinto passando dalla porta e chi «vi sale da un’altra parte» (Regina Coeli, Piazza San Pietro,7 maggio 2017)

Il giorno 20 alle ore 17 l’apertura del Giubileo sarà caratterizzata dal passaggio della porta giubilare di San Pietro, accompagnato dal rintocco delle campane originali; si vuole così segnare non solo un passaggio fisico, che intende recuperare la memoria dell’antico varco, ma  dare valore emblematico a quell’unico resto che indica la Vera Porta che è Cristo Gesù : “Io sono la porta : se uno entra attraverso di me, sarà salvato” (Gv 10,9)

Il passaggio, quindi, diventerà significativo per ogni fedele se rappresenterà la libera e volontaria scelta di fede, atta ad immergersi nella passione, morte e resurrezione di Cristo Gesù per entrare nella salvezza del Regno dei Cieli.

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