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Adesso è caccia aperta ai pendolari delle rapine

Puntano a sud le indagini del commissariato di Vasto sulla rapina fatta venerdi sera nella gioielleria Scafetta in corso De Parma a Vasto. Oltre ai quattro esecutori materiali del colpo, la polizia cerca anche l’autista che ha caricato a bordo di una Fiat Punto la gang. I pendolari del crimine potrebbero essere stati aiutati da un basista locale.
L’indagine si è spostata in Puglia dopo aver visto le riprese delle telecamere della videosorveglianza che hanno catturato il volto di uno dei rapinatori, un giovane poco più che ventenne. Ingrandendo le immagini degli altri rapinatori, gli investigatori pare abbiano individuato particolari che li hanno convinti ad estendere le indagini oltre il confine regionale.
L’attività investigativa sta impegnando da 72 ore gli uomini dell’anticrimine e il dirigente del commissariato, Fabio Capaldo. Gli autori hanno agito in pochi minuti, da veri professionisti del crimine. Sono entrati con il capo coperto da giacche con il cappuccio, ma nessuno ha fatto caso al particolare perché su Vasto cadeva una pioggerella fine ed era molto freddo quella sera. Ultimamente, poi, i ragazzi che indossano indumenti con il cappuccio sono tantissimi. Una volta entrati nel locale i quattro si sono avvicinati ai titolari, ed è subito spuntato fuori un coltello. Afferrato un rotolo pieno di monili sono usciti. Pensavano di allontanarsi a piedi indistrurbati ma invece è successo l’imprevisto. Un commerciante ha capito quello che stava accadendo ed ha cominciato ad inseguire i quattro imitato dalla polizia municipale e dai cittadini che passavano per caso. La reazione della città ha spiazzato la gang che ha perso buona parte della refurtiva. Non solo.Correndo uno dei fuggitivi ha perso il cappuccio. Pochi metri dopo sono saliti in auto e si sono allontanati. Al volante un quinto uomo.
La rapina messa a segno, a distanza di sei giorni da un altro raid a mano armata nell’ufficio postale del quartiere Incoronata e di un sequestro di persona con furto a San Salvo, smentisce quanti continuano ostinatamente a dire che Vasto e il Vastese, sono posti tranquilli, e che riportare gli organici di carabinieri e polizia ai numeri di qualche anno fa non servirebbe a nulla . Non la pensano allo stesso modo le centinaia di vittime di furti, scippi, spaccate e rapine, portati a termine sulla costa e nell’interno. E sempre più spesso spuntano fuori coltelli e pistole. Cittadini e commercianti hanno paura. La criticità del territorio aggredito dalla malavita è stata rimarcata più volte anche dal sottosegretario Federica Chiavaroli e dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
«Cosa aspetta chi rappresenta questo territorio ad intervenire», chiedono i cittadini che hanno inseguito i rapinatori.
Paola Calvano (Il centro)
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