Hanno trascorso la notte in commissariato gli agenti e il loro dirigente, Fabio Capaldo per cercare di dare un nome a quel giovane in fuga venerdi sera insieme a tre complici, con la refurtiva afferrata pochi secondi prima nella gioielleria Scafetta in corso De Parma. I volti stanchi ma soddisfatti degli investigatori il giorno dopo lasciano sperare che la cattura della gang sia vicina.
Almeno uno dei componenti il quartetto potrebbe finire presto in manette.
“Siamo a buon punto”, dice il commissario. “Il rapinatore è giovane, sicuramente maggiorenne ma non ha più di venti anni“, spiega il dirigente della polizia.
E’ probabile sia vastese e sicuramente nei giorni scorsi è stato a lungo nel centro storico per studiare il colpo e le vie di fuga. Attraverso le testimonianze, gli investigatori cercano di risalire a lui e ai complici. Gli errori commessi e il nervosismo farebbero pensare a un gruppo di principianti. Scaltri e abili nel programmare il colpo. Non altrettanto freddi per fronteggiare gli imprevisti.
Grazie all’intervento dei cittadini, i quattro rapinatori hanno perso il controllo della situazione e gran parte del bottino.
“Il rotolo che uno dei quattro aveva afferrato dopo aver minacciato i gioiellieri con un coltello, conteneva diversi monili. La banda ha portato via circa 5mila euro di oro, il resto è stato recuperato”, prosegue Capaldo. “E per questo vanno ringraziati e lodati i cittadini. Dimostrando coesione e un altruismo non comune hanno messo in difficoltà i malviventi. Non posso non esprimere parole di lode nei loro confronti”, dice Capaldo.
La reazione dei cittadini e la decisione di collaborare con la polizia municipale e le forze dell’ordine, racconta anche l’esasperazione, la rabbia e la determinazione dei vastesi a mettere fine al crescendo di attacchi alla tranquillità della città. Questa volta anche le telecamere erano puntate in modo corretto. Gli obiettivi non solo hanno registrato i lineamenti di un rapinatore, ma anche l’auto usata per la fuga (una Fiat Punto) e il percorso preso. Elementi utili alle indagini.
Ieri mattina in città sono stati istituiti diversi posti di blocco sulle strade a scorrimento veloce e davanti ai luoghi più affollati. Identificate centinaia di persone all’ingresso e all’uscita della città, controllati altrettanti veicoli. I risultati del lavoro svolto saranno consegnati alla magistratura.
Paola Calvano (Il Centro)