La calma è la virtù dei forti. E’ una massima di vita, che Andrea Iannone vuole fare sua; il pilota di Vasto infatti è giunto ad Aragon molto tranquillo, e nonostante il momento difficile racconta le sue impressioni con grande tranquillità e, come detto, calma. “Spero che determinati problemi che abbiamo in questa pista vengano limitati – apre Andrea – dato che oramai sappiamo sia di avere delle problematiche e sia da dove derivano. Da qui alla fine dell’anno non possiamo fare molto, quindi tutto sta nell’adattarsi il meglio possibile, magari con determinati assetti. Spero di poter convivere con i nostri problemi in queste ultime cinque gare, perlomeno meglio che negli ultimi appuntamenti”.
I tracciati che restano da affrontare sono molto diversi tra loro, ed il 29 prova per un attimo a guardare dove poter raccogliere il massimo.
“Penso che Philip Island e Sepang possano essere due buone piste per noi, anche se non conoscendo al meglio la moto è difficile dirlo. Per me è il primo anno e dunque è tutto da scoprire, anche se nei test sui tracciati che ho nominato siamo stati veloci. Sarebbe importante iniziare a fare risultato giù da Aragon, ma sappiamo che non è facile visto il livello molto alto della MotoGP di quest’anno, dove tanti piloti sono racchiusi in pochi decimi”.
Un ostacolo in più per Iannone sono stati i test di Misano sfumati per la pioggia, che verranno recuperati ad Aragon con due giorni di prove invece che uno solo. Lo sviluppo non si ferma ad Hamamatsu, ma Andrea è chiaro nello spiegare cosa non va.
“Già nella gara di Misano abbiamo utilizzato un telaio che ci ha aiutato in alcuni aspetti, ma sinceramente non è principalmente quello. Il problema è che dopo i primi due turni di prove spesso non siamo messi male, stando nei primi dieci anche senza la gomma nuova; poi però non riusciamo a migliorare essendo già arrivati al limite, mentre gli altri continuano a fare passi in avanti fino ad avere mezzo secondo di passo di vantaggio su di noi. Di conseguenza puoi chiudere il primo giorno con il sorriso, per poi rimanere deluso il giorno successivo, e tutto questo uno come me lo sente”.
Una piccola dose di positività arriva guardando al futuro, ovvero alla prossima stagione.
“Sappiamo che di base la moto del prossimo anno sarà migliore, grazie alle indicazioni chiare avute nei diversi test svolti. La cosa difficile per me è accettare la situazione: penso che negli ultimi anni sono stati sempre nei primi, e quest’anno nonostante fosse tutto nuovo pensavo di poter fare delle buone gare e divertirmi, mentre essere sempre sul filo del rasoio non ti permette di farlo. Il problema non è grande come sembra però, perché basta poco”.
Gianmaria Rosati (GpOne)
