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La minoranza accusa: “Il Comune paga il parere sulla Cappa”

Abbiamo conseguito due importanti obiettivi politici, dimostrando che siamo una classe dirigente, matura, solida e compatta”. L’opposizione tira le somme dopo la lunga ed accesa assemblea civica che ha visto la minoranza “strappare” alla maggioranza – a corto di numeri per l’assenza dei tre consiglieri comunali di Patto con Vasto – l’approvazione di una mozione per la costituzione di parte civile del Comune nel processo per la bonifica delle discariche abusive a carico dell’ex sindaco Luciano Lapenna e degli assessori che all’epoca facevano parte della giunta.

Prima del via libera al documento (votato all’unanimità), l’opposizione aveva incassato le dimissioni dalla carica di vice presidente del consiglio comunale di Alessandra Cappa (Unione per Vasto) finita sulla graticola per la difesa di Lapenna e per un incarico professionale avuto dalla Pulchra, la società partecipata che si occupa del servizio di igiene urbana.

Noi abbiamo avuto un atteggiamento garantista”, sottolinea Vincenzo Suriani, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-An, “abbiamo chiesto la costituzione di parte civile dell’amministrazione che rappresenta un precedente virtuoso e non pericoloso come lo ha invece definito il consigliere Lapenna, il quale in quanto coinvolto in prima persona non avrebbe dovuto partecipare al dibattito, si è invece limitato ad astenersi dal voto”.

Alla conferenza stampa tenuta nella sala del Gonfalone hanno partecipato, oltre a Suriani, Davide D’Alessandro, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Alessandro D’Elisa, era invece assente .

Ognuno dei presenti si è soffermato su un argomento dibattuto in consiglio. Nel mirino dei consiglieri è finito anche il parere chiesto dal Comune ad un legale esterno per dirimere la questione relativa alla presunta incompatibilità della Cappa.

Porterò il caso in Commissione di vigilanza”, annuncia Giangiacomo, “chiederò di far luce sulla utilità e necessità del parere richiesto da un dirigente ad un professionista esterno piuttosto che all’avvocatura interna al costo di ben 2.500 euro, che di fatto regala in anticipo ad un consigliere comunale di minoranza, per il quale solo nella seduta del 31 luglio prossimo si discuterà una questione di compatibilità essendoci uno specifico punto all’ordine del giorno, una difesa che in passato altri hanno dovuto pagare a proprie spese. Inviterò, inoltre, la Commissione di Vigilanza a chiedere alla società partecipata Pulchra, e nello specifico ai componenti del consiglio di amministrazione che il Comune nomina al suo interno per far valere il 51% di proprietà pubblica, quali sono i criteri e le linee guida con cui vengono affidati gli incarichi professionali ‘altamente fiduciari’ e come tali sottratti ad una procedura di evidenza pubblica”, conclude Giangiacomo.

Anna Bontempo (Il Centro)

la foto ci è stata fornita dal consigliere comunale Davide D’Alessandro

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