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Reparto di Urologia in emergenza: sala operatoria aperta due sedute a settimana

Nel silenzio della direzione sanitaria, nella persona del dott. Pasquale Flacco, la lista di attesa per i malati di tumore in attesa di essere operati è bloccata al mese di aprile 2016. Da mesi il Prof. Luigi Schips, Direttore del reparto, ha informato i vertici della Asl, ma chi è pagato per prendere le decisioni nell’interesse dei malati scrolla le spalle. Un paziente affetto da adenocarcinoma prostatico (tumore alla prostata) è costretto ad aspettare oltre un anno prima di entrare nella sala operatoria e rischia di morire nell’attesa.

La gestione degli interventi è complicata, con le emergenze nella sala operatoria ai medici è richiesto l’impossibile: l’equipe medica del prof. Luigi Schips, tra i primi in Italia ad operare con la tecnica robotica, ha le mani legate e non può contrastare le decisioni della dirigenza che impone di operare solo due sedute a settimana disinteressandosi della lista di attesa di oltre 1500 pazienti malati di tumore. La soluzione non è su Marte. Basterebbe far funzionare le sale chirurgiche. Alla Asl di Chieti – Lanciano lo sanno, ma, chi deve decidere tergiversa facendo retrocedere un reparto di eccellenza ad un ambulatorio per esami ordinari.

Un paziente malato di tumore N.C.

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