Si sono punzecchiati e rimbeccati sulle questioni care ai cittadini di San Salvo. Ma alla fine i quattro candidati a sindaco hanno provato soprattutto a far capire agli elettori, che l’11 giugno dovranno scegliere far loro il prossimo sindaco di San Salvo, la loro idea sul futuro della città. Angelo Angelucci, Gennaro Luciano, Tiziana Magnacca e Osvaldo Menna si sono confrontati nella tribuna elettorale del Centro-Rete 8 moderata dalla giornalista Antonella Micolitti e, rispondendo alle domande del responsabile della redazione di Chieti e provincia del quotidiano, Rossano Orlando.
“Abbiamo già sperimentato il connubio pubblico-privato per realizzare opere pubbliche”, dice la Magnacca (sostenuta dalle liste Per San Salvo, Città nuova e Lista popolare), 43 anni, sindaco uscente, “con questa formula riqualificheremo quella cattedrale nel deserto che è il parcheggio di via Montegrappa. Entro sei mesi finiremo la pista ciclabile e porteremo a termine, con un finanziamento del Ministero, il polo scolastico per offrire un ambiente decoroso, moderno e sicuro ai nostri bambini”.
Punta al bilancio partecipato, nel quale “i cittadini saranno amministratori”, il candidato Angelucci (San Salvo Democratica e Più San Salvo), 50 anni, e ad investire nel centro storico “riportando i servizi in centro, come il Cup, affinché tornino anche i cittadini. Provenendo dal mondo del sindacato sono avvezzo alle sfide”, dice Angelucci, “mi candido, quindi, a gestire la difficile situazione in cui si trova un Comune oggi, con pochi fondi a disposizione”.
“Tre cose nei primi cento giorni”, promette Luciano (Pd, Città Futura e Sinistra per San Salvo), ingegnere 36enna, “la sicurezza perché centro e periferie non sono più vivibili; la verifica sismica su scuole e attività pubbliche; il programma estivo perché priorità assoluta va alla Marina: lì si gioca il futuro di San Salvo. E dirimente è la questione della variante alla Statale 16”.
“Non c’è bisogno del piano regolatore, di altre colate di cemento”, afferma Menna (San Salvo Lavora e San Salvo Evviva), 64 anni, “per prima cosa troverò un top manager esperto di marketing e turismo per rilanciare la città dal punto di vista turistico. Il secondo atto sarà di dividere San Salvo in dieci quartieri e affidarli ognuno a un consigliere comunale”.
Se nessuno dei quattro raggiungerà la maggioranza assoluta al primo turno, si andrà al ballottaggio.
“Non farò apparentamenti”, fa sapere Tiziana Magnacca, “il caso di Lanciano è emblematico: i cittadini non li capiscono”.
“Non escludo accordi politici”, dice Angelo Angelucci, “le diverse anime del centrosinistra potrebbero rincontrarsi al secondo turno”.
“Se saranno Angelucci o Menna a passare al primo turno li appoggero e basta, senza apparentamenti”, dice invece Gennaro Luciano, “se passerò io cercherò il loro appoggio perché la natura è comune”.
Infine Osvaldo Menna è sicuro: “Al primo turno non ce la farò, la più forte dei quattro è Tiziana. Gioco per fare il secondo di questa tornata, ma poi la batterò”.
Oggi, alle 21, la tribuna elettorale va in onda su Rete.
Stefania Sorge