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Vasto e la Pulchra, la politica sceglie il presidente

Sono decaduti in virtù di un decreto legge che introduce rilevanti disposizioni in materia di società partecipate e presto verranno sostituiti. E’ stata convocata il 18 maggio, alle  ore 16, l’assemblea della Pulchra, la spa a prevalente capitale pubblico che si occupa del servizio di igiene urbana e della raccolta differenziata. All’ordine del giorno figura la sostituzione del presidente Fernando Scampoli e della componente del Cda, Simona Di Mascio, entrambi dipendenti comunali.

Il primo è responsabile dell’ufficio gare e appalti, la seconda ha la responsabilità della pianificazione finanziaria e delle politiche comunitarie. Sono decaduti in seguito all’entrata in vigore del decreto legislativo 19 agosto 2016 che impone alcuni divieti e l’adempimento di una serie di obblighi. In particolare la recente normativa stabilisce “che gli amministratori delle società a controllo pubblico non possono essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti, fissando il termine di sei mesi entro il quale le società devono adeguarsi”.

Sulla scorta di tali disposizioni il Cda (rimasto solo con la componente privata, l’amministratore delegato Paola Vitelli), dovrà essere reintegrato con la nomina di due membri esterni che non saranno più a costo zero,  ma dovranno percepire un compenso. Della decadenza di Scampoli e Di Mascio ha preso l’atto l’assemblea riunita il 31 marzo scorso alla presenza del socio pubblico (il sindaco Francesco Menna)  e di quello privato (Gianni Petroro della Sapi). In quella occasione i soci azionisti hanno ringraziato gli amministratori uscenti per la fattiva collaborazione e il lavoro svolto  e si sono riservati ulteriori approfondimenti sulle norme del Testo Unico.

Ora i riflettori sono puntati sulle scelte che farà la politica alle prese con l’individuazione dei due nominativi. Scampoli e Di Mascio erano stati eletti nel 2014 dall’assemblea della Pulchra e sulla scia della spending review fortemente voluta dall’ex sindaco Luciano Lapenna. Il loro incarico sarebbe scaduto fra un anno. Si avvicina anche la scadenza della convenzione fissata per il 16/07/2018. La società ha chiesto al Comune una proroga di altri cinque anni definita “fattibile” dall’avvocatura comunale a cui il sindaco Menna ha chiesto un parere. Le minoranze consiliari propendono invece per l’indizione di una gara d’appalto.

                Anna Bontempo (Il Centro)

 

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