Spuntano particolari sulla rapina alla gioielleria “Arte Orafa” di Vasto in via Giulio Cesare. Una rapina compiuta sabato scorso in pieno giorno. Erano difatti circa le 11 quando due malviventi a viso scoperto hanno fatto irruzione nella gioielleria facendosi consegnare dalla titolare quanti più preziosi possibili presente negli scaffali. Viso scoperto dunque, ma cosa che si spera positiva per rintracciare quanto prima possibile gli autori del colpo, i malviventi hanno agito a mani nude.
Importanti dunque i rilievi che gli uomini della scientifica hanno raccolto e che stanno analizzando per risalire ai due malviventi. Tracce di sudore che potrebbero rilevarsi estremamente utili alle indagini. Il commissario Fabio Capaldo è chiuso nel riserbo più assoluto. Renderà noti i particolari non appena avrà risposte certe in merito.
Analizzata inoltre anche l’auto usata per la fuga, la Fiat Sedici ritrovata bruciata nel piazzale antistante la Parrocchia Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a San Salvo Marina. Un’auto risultata, come verificato dagli uomini della Polizia Municipale di San Salvo, ribata nello scorso dicembre a Campomarino e che il liquido infiammabile utilizzazto ha distrutto e cancellato ogni traccia. Gli agenti della Stazione dei Carabinieri di San Salvo, certi di trovare risposte dalle immagini della telecamera di videosorveglianza della Chiesa, hanno invece purtroppo constatato che la stessa era stata disattivata.
Riflessioni e polemiche ora corrono tra i cittadini che reclamano maggiore sicurezza, più uomini sul territorio e l’attuazione del protocollo “Mille occhi sulla città”.
Non è escluso che a Vasto le forze di minoranza chiederanno a breve un immediato ed urgente consiglio comunale straordinario al fine di affrontare in maniera seria e risolutiva un problema che attanaglia la Città.
