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GIUSEPPE TAGLIENTE SI DIMETTE?

Quindici seggi alla maggioranza e nove alla opposizione. Lo impone una sentenza del Consiglio di Stato del 2013 che alcuni comuni stanno contestando, ritenendo che la composizione da attribuire sia 14 a 10.

La decisione dei giudici di Palazzo Spada penalizza la lista “Vasto 2016” e nello specifico Davide D’Alessandro, primo dei non eletti con 304 voti, alle spalle di Nicola Del Prete che, avendo ottenuto 399 preferenze, entra in consiglio comunale.

D’Alessandro, rimasto fuori dalla nuova assise civica, sta valutando il ricorso alla stregua di quanto fatto in altri comuni. E’ il caso di Marcianise, nel Beneventano, dove la lista Vivila è in attesa del verdetto dei giudici amministrativi.

“Mi hanno segnalato i vari ricorsi in atto, non solo a Marcianise, ma in tanti comuni d’Italia”, commenta l’ex consigliere comunale, “non smanio, non mi appassiona granché, anche se ci sono 304 miei elettori e ben 2007 della Lista Vasto2016 che potrebbero avere un seggio in più. Non ci sono medaglie da cucirsi sul petto, poltrone da occupare o stipendi parlamentari da portare a casa, né per i consiglieri di maggioranza né per quelli di minoranza. C’è solo tanta fatica, ci sono soltanto tante energie da spendere, come ho dimostrato negli ultimi cinque anni. In più, c’è l’esigenza di una legge uguale per tutti. O 15 a 9 o 14 a 10. Ma che sia per tutti. Vederne alcuni 15 a 9 e alcuni 14 a 10 sarebbe straordinariamente ridicolo, ma nel nostro Paese tutto è possibile. Vedremo il da farsi”.

Nel frattempo negli ambienti del centrodestra tiene banco la notizia delle dimissioni annunciate da Giuseppe Tagliente. L’ex sindaco di Vasto è risultato il primo eletto della civica “Unione per Vasto”, che ha sostenuto il candidato sindaco Massimo Desiati. La lista ha ottenuto 1.948 voti, pari all’8,33%, un punto in più di Forza Italia. Tagliente entra quindi in consiglio comunale, ma ha manifestato l’intenzione di dimettersi per far subentrare la prima dei non eletti, Alessandra Cappa e favorire così il rinnovamento.

La decisione è stata comunicata l’altra sera durante la riunione indetta da Tagliente per l’analisi del risultato elettorale. Con i suoi 449 voti, la Cappa, che di mestiere fa l’avvocato, è stata la donna più votata del centrodestra.

In caso di vittoria di Desiati al ballottaggio era in pole position per ricoprire l’incarico di assessore. Intanto dal Comune giunge notizia che il consiglio comunale, inizialmente programmato per venerdì 1° luglio è stato spostato a lunedì 4 luglio. Evidentemente il sindaco Francesco Menna, alle prese con il nodo-giunta, ha bisogno di qualche giorno in più per risolvere il rebus del settimo assessorato.

Anna Bontempo (il centro)

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