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Anna Suriani dopo dieci anni: “Spazio ai giovani”

Ha ricoperto per due mandati consecutivi il ruolo di assessore  nella giunta dell’ex sindaco Luciano Lapenna, con deleghe “pesanti”, come quella all’urbanistica, alla pianificazione territoriale, all’ambiente, alla cultura e alle politiche sociali. E ora, dopo dieci anni di amministrazione attiva, è fuori dal consiglio comunale. Si apre una nuova fase per Anna Suriani, 58 anni, dirigente medico, coordinatrice locale di Sel, esponente storica della sinistra vastese. Candidata nella lista civica “Si per Vasto”, che lei stessa ha contribuito a formare, ha ottenuto 140 voti.

Non le dispiace non essere stata eletta in consiglio comunale?

La mia è stata una candidatura di servizio. Inizialmente avevo dichiarato di non volermi ricandidare  per favorire il ricambio, ma anche per problemi di natura personale legati al mio lavoro alla Asl dove sono responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione. In seguito ho ritenuto opportuno accettare  la candidatura in un’ottica di servizio e di lavoro di gruppo. Se sono dispiaciuta di non essere stata eletta consigliere comunale? Il Comune mi mancherà, ma da una parte mi sento  sollevata ed affrancata: il non avere incarichi amministrativi mi consentirà di occuparmi di politica, un ruolo che mi piace molto”.

Lei ha parlato prima di ricambio generazionale. Pensa che i giovani  presenti nella nuova amministrazione lavoreranno bene?

“Il ricambio è necessario per rimuovere quelle incrostazioni che a lungo andare si annidano in qualsiasi struttura. Avere candidato tanti giovani non è stata una operazione di facciata, come qualcuno ha ventilato, ma un investimento sul futuro. Poter contare su un gruppo di giovani, che è stato premiato dall’elettorato, è positivo”.

Lei durante il decennio amministrativo dell’ex sindaco Lapenna ha avuto deleghe importanti. Quale settore, a suo avviso, è stato più stimolante?

L’urbanistica è stata la delega che mi ha più appassionato. Ma ho avuto tante soddisfazioni anche nell’occuparmi della riserva naturale di Punta Aderci, un’area protetta che era conosciuta solo dai vastesi e che ora è rinomata a livello nazionale. E’ stata importante anche l’esperienza maturata nel settore delle politiche sociali”.

Buona parte della cittadinanza rimprovera l’amministrazione Lapenna di non aver fatto abbastanza. Qual ‘è il suo giudizio?

Buono, altrimenti me ne sarei andata da tempo. Certo, si poteva fare di più, ma essere riusciti a garantire una serie di servizi, alcuni dei quali sono stati addirittura implementati, è secondo me un aspetto niente affatto marginale”.

Ha qualche rimpianto?

Non essere riusciti ad incidere sulla organizzazione del personale. Le risposte che vengono date al cittadino sono troppo lente. Penso che questo sia stato il nostro tallone d’Achille”. 

Anna Bontempo (Centro)

 

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