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A Vasto restano fuori dal voto 900 romeni

Su 1.300 romeni residenti in città solo 400 potranno recarsi alle urne il prossimo 5 giugno per scegliere il futuro sindaco di Vasto. A tutti gli altri è stata preclusa la possibilità di esercitare il diritto-dovere di voto a causa dei ritardi con cui il Comune ha affisso i manifesti. Non potranno neanche scegliere i loro rappresentanti nell’assemblea civica, nonostante la presenza, nelle quindici liste in corsa, di tre rappresentanti della comunità romena: Irina Lazar (Unione per Vasto), Dorin Fetcu (Rinascita Vastese) e Claudia Patrascu (Vasto La Mossa giusta).
I manifesti sono stati affissi due giorni prima della scadenza fissata il 26 aprile”, ricorda Irina Lazar, candidata nella lista Unione per Vasto, la compagine civica fondata da Giuseppe Tagliente, “non c’è stata informazione e, di conseguenza, a molti di noi è stato negata la possibilità di andare a votare. Cose del genere succedono solo qui: nei comuni del Nord l’avviso viene recapitato direttamente a casa”.
Sta di fatto che 900 cittadini di nazionalità romena non potranno recarsi alle urne, circostanza stigmatizzata anche dall’avvocato Corrado Squadrone, animatore dell’Ape, l’associazione in difesa dei diritti calpestati.
“E’una vergogna”, tuona il legale, “affiggendo i manifesti il 24 aprile, cioè due giorni prima della scadenza, è stato di fatto negato ai residenti comunitari un diritto sancito dalla Costituzione. E’ un vulnus alla democrazia e alla partecipazione. Intervenga il Prefetto Antonio Corona e il Ministro degli interni Angelino Alfano”.
Nel frattempo con l’avvicinarsi della fatidica data del 5 giugno aumentano le scaramucce tra i cinque candidati sindaci in corsa per lo scranno più alto del Comune: Francesco Menna (centrosinistra), Massimo Desiati (centrodestra), Edmondo Laudazi (liste civiche), Ludovica Cieri (Movimento 5 stelle) e Massimiliano Montemurro (terzo polo). Uno dei terreni di scontro è la sanità.
Basta balle e promesse elettorali”, attacca Laudazi, “alcune notizie provenienti dall’assessorato regionale alla sanità risentono di una sospetta tempistica che tende a recuperare il consenso dei cittadini vastesi fortemente amareggiati da una sanità pubblica in danno del Vastese”.
Per il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, candidato nella lista del Pd, “è in atto il tentativo di screditare Menna, la vera novità di questa campagna elettorale nella quale il centrodestra ha fatto ricorso ai vecchi tromboni della destra storica vastese, nel tentativo di rimettere le mani sulla gestione della città”.
Bordate che si andranno ad intensificare nel fine settimana. Le agende degli aspiranti alla fascia tricolore sono fitte di impegni: comizi, feste e perfino karaoke nel tentativo di acquisire maggiori consensi.

Anna Bontempo

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