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Torino di Sangro, travolto e ucciso allo stop dalla bisarca

Lui, Umberto Lattanzio, 66 anni di Serramonacesca (Pescara), è morto pochi minuti dopo essere stato estratto dall’auto dai medici del 118. Lei, la moglie, che viaggiava al suo fianco, è illesa, ma sotto choc.

Incidente mortale ieri, intorno alle 18,30 in contrada Saletti, al confine tra Paglieta e Torino di Sangro. Lattanzio e la moglie, che viaggiavano a bordo di un’Hyundai I20, sono stati travolti da una bisarca che trasportava due Ducato prodotti dal vicino stabilimento Sevel. Da accertare le cause dello scontro. Pare infatti che la Hyundai di Lattanzio non si sia fermata ad un incrocio in cui c’era il segnale di stop e sia stato preso in pieno dal grande camion.

L’auto dal lato del guidatore è rimasta schiacciata dalla fiancata del mezzo pesante. Illesi l’autista del mezzo pesante e la moglie di Lattanzio che però è sotto choc perché ha visto il compagno di una vita morirgli accanto. Sul posto è giunta subito un’ambulanza del servizio di emergenza sanitaria 118. I medici e il personale paramedico hanno estratto Lattanzio dall’auto e lo hanno rianimato. Ma, pochi minuti dopo che lo avevano caricato sull’ambulanza è morto.
I carabinieri di Torino Di Sangro, accorsi sul posto, stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. I militari, coordinati dal comandante della compagnia di Ortona, capitano Roberto Ragucci, stanno valutando anche l’ipotesi del malore oltre a quello dell’errore per il non essersi fermato allo stop da parte del 66enne. Ovvero che Lattanzio arrivato all’incrocio non sia riuscito a fermarsi per un malore. Inoltre c’è da valutare anche la velocità con cui procedeva la bosarca, forse piuttosto sostenuta tanto da non riuscire ad evitare la Hyundai, complice anche il manto bagnato dalla pioggia.

Si stanno ascoltando anche i testimoni, oltre all’autista del mezzo pesante e alla donna.
Ad ogni modo un pomeriggio che doveva essere di acquisti si è trasformato in tragedia per la coppia della provincia di Pescara. Il cadavere di Lattanzio è stato portato nell’obitorio di Torino Di Sangro per l’ispezione cadaverica esterna. Da accertare la presenza di fratture,

di traumi che potrebbero essere stati fatali o meno. Il procuratore capo del troibunale di Vasto, Giampiero Di Florio, dopo lesito dell’ispezione, valuterà se sarà il caso di effettuare l’autopsia o restituire la salma ai familiari per i funerali.

Teresa Di Rocco (ilcentro.it)

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